Il gatto con il virus dei pipistrelli ha morso 4 persone

Il Lyssavirus è un rarissimo agente patogena della rabbia. Nel giardino della proprietaria del felino, una casetta che ospita pipistrelli, possibili vettori della malattia.

Gatto con Lyssavirus morse 4 persone

Oltre alla proprietaria, in profilassi anche i due figli della donna ed il veterinario che aveva in cura l’animale. Sono stati tutti sottoposti dalla Asl a delle terapie con immunoglobuline, non hanno nessun sintomo ma stanno attendendo delle analisi più approfondite per capire se siano stati infettati dal virus. E se così fosse, sarebbero i primi casi al mondo.

Le analisi sul gatto

Continuano anche le analisi sul felino deceduto ad Arezzo, per comprendere quale sia stato il vettore del Lyssavirus che lo ha infettato. L’ipotesi è che il felino sia stato morso da uno dei pipistrelli che vivevano nel giardino della proprietaria. La donna aveva installato su un albero una batbox, una piccola tana dove i pipistrelli si vanno a rifugiare e divorano gli insetti, in particolar modo zanzare. È assai frequente l’utilizzo di questi piccoli mammiferi come insetticidi naturali. Nel giardino della signora aretina, oltre alla gattina, vivevano anche due cani e una gattina con i suoi tre cuccioli che adesso sono stati affidati al servizio veterinario dell’Asl per le analisi.

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Le restrizioni per i cani

Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha emesso due ordinanze urgenti, in via cautelativa. Con la prima ha disposto restrizioni alla circolazione dei cani: questi dovranno circolare solo a guinzaglio, anche nelle zone dove sino ad oggi potevano muoversi liberamente. I padroni dovranno segnalare subito eventuali sintomi sospetti. In più i cani randagi o fuggiti dai proprietari resteranno per sei mesi in osservazione. Per quanto riguarda la seconda ordinanza, i proprietari dovranno segnalare l’eventuale fuga dei propri animali o il manifestarsi in loro di qualsiasi sintomo che possa far sospettare l’inizio di malattie, come il cambiamento d’indole, la tendenza a mordere, le manifestazioni di paralisi o impossibilità della deglutizione. Il gatto infettato infatti aveva avuto un repentino cambio di carattere: era diventato inquieto e poi aggressivo.

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Il ministero della Salute

Oggi ci sarà anche un summit per intraprendere eventuali provvedimenti nei confronti delle colonie feline della città. Il caso è seguito dal ministero della Salute che ha creato un team tecnico scientifico per tutti gli approfondimenti del caso. «Sulla base dell’esperienza maturata da casi simili in altri Paesi, per virus analoghi», spiegano al ministero della Salute, «la capacità di trasmissione dal serbatoio naturale a un’altra specie rappresenta un evento estremamente limitato, a cui non fa seguito una diffusione epidemica». Ma soprattutto da Roma si sottolinea che «attualmente, non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo».

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