Domenica 28 giugno si conclude la stagione di Domenica In, con la conduttrice Mara Venier che ha portato a termine il programma nonostante l’infortunio.
Le dichiarazioni di Mara Venier
Nonostante l’infortunio Mara Venier ha deciso di continuare ad essere al timone di Domenica In, con l’ultima puntata di questa edizione che andrà in onda domenica 28 giugno. Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Messaggero, la nota conduttrice ha dichiarato: “Come sto? Insomma. Devo stare a letto per altri dieci giorni, poi ho sei settimane di recupero con le stampelle. È una brutta frattura. Mi muovo solo per Domenica In, ma è una faticaccia”. Per poi aggiungere: “Solo il covid mi ha fermata per una settimana”.
Sempre nel corso della stessa intervista Mara Venier ha inoltre affermato: “Quanto volete farmi lavorare? Io la mia bella soddisfazione me la sono già presa quest’anno, e mi basta. Alla faccia di chi mi aveva mandata via dicendo che ero vecchia”. A proposito della prossima edizione ha poi aggiunto: “Avevo pensato di rifare il gruppone, come le mie prime edizioni. La prossima settimana cominciamo le riunioni, qui a casa mia. Non ho ancora le idee chiare, anche se una cosa l’ho capita: il format sono io. Mi piacerebbe avere dei compagni di viaggio, non un cast fisso ma amici con cui condividere qualche domenica. E manterrò le interviste”.
Un consiglio ai giovani
A proposito del fatto che il tetto dei compensi possa scoraggiare i giovani Mara Venier ha affermato: “Io non ho mai fatto una questione di prezzi e infatti credo di essere la meno pagata in azienda. I giovani non devono guardare al denaro, ma alla qualità: se il programma è interessante, la chance va presa al volo. Anche gratis”.
LEGGI ANCHE –> Mara Venier immobilizzata a letto: “Ho fatto una Tac e…”
LEGGI ANCHE –> Mara Venier irriconoscibile, caschetto castano e corto: la conduttrice come non l’avete mai vista
La conduttrice ha poi aggiunto: “Una volta mi hanno pagata con pomodori, olio d’oliva e mozzarelle. Era un programma carino, si chiamava Di che pasta sei: soldi non ce n’erano, provvedeva lo sponsor. Però è stato il programma che mi ha insegnato a fare le interviste”.
