È accaduto nel corso della conferenza stampa, nella gaffe è stato trascinato anche il premier Giuseppe Conte.
Una gaffe imperdonabile quella fatta ieri dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il tema era la ‘nuova’ scuola, che vedrà la sua ripartenza il 14 settembre: “Nel Paese ci sono 40mila edifici scolastici, 8mila autonomie scolastiche, ho scuole in appartamento a Scampia e poi ho scuole in palazzi dell’800. Si deve rispondere e dare soluzioni ad ogni singola realtà. Non si può fare scuola in un appartamento. Sogniamo una scuola dove si innestano dei soldi e che si possa migliorare”. Lo ha affermato ieri la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, insieme a Giuseppe Conte. Una gaffe che ha coinvolto anche il premier: “Io credo che il sistema Italia se ci si mette, anche se il tempo è poco, può organizzare nuovi locali e spazi – ha detto Conte dopo l’intervento della ministra – La scuola deve essere come si deve. Dobbiamo tentare di offrire ai ragazzi del quartiere Scampia una scuola migliore”. “Così sottraiamo tanti studenti alla criminalità organizzata” ha replicato Azzolina. Ma il caso della scuola in appartamento a Scampia è stato smentito dalla municipalità, il ministero in serata ha ritrattato: “La scuola nell’appartamento non è a Scampia”.
La replica di Paipais
Queste parole hanno costretto ad intervenire Apostolos Paipais, il presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli, Coordinatore di Italia Viva Napoli insieme a Graziella Pagano, che conosce a menadito Scampia, grazie al suo quotidiano impegno sul campo. Quando la conferenza stampa è rimbalzata sulla fotografia di una scuola in appartamento, ha smentito immediatamente il fatto: “Bisogna smetterla di parlare di Scampia come se fosse il male assoluto, o perché magari si guardano serie come Gomorra, ma bisogna parlare anche di tutto quello che con difficoltà si fa sul territorio, non solo su quello di Scampia: dobbiamo ricordare che Scampia fa parte di un Municipio fatto di 4 quartieri, il cui totale fa circa 100mila abitanti. In questi territori complessi ci sono tante eccellenze”. Dopo queste dichiarazioni di Paipais, il dietrofont del ministro dell’istruzione è stato immediato e con questo anche le sue scuse telefoniche. Nel tentativo di mettere una toppa alla gaffe, il ministero ha specificato che il riferimento a Scampia “non è corretto” e che invece l’episodio citabile è riferibile a “situazioni esistenti”, in altri territori della tessa provincia.