Il Codacons denuncia Wanda Nara: la moglie di Mauro Icardi è stata accusata dall’associazione di aver usato le sue figlie per promuovere prodotti di cosmetica.
Guai in vista per Wanda Nara. Dopo alcuni video postati sui social in cui la moglie di Mauro Icardi ha scelto di far promuovere alle sue figlie alcuni cosmetici, il Codacons è insorto contro l’argentina. Wanda, quindi, è stata denunciata al Garante della Privacy e a quello per l’Infanzia e l’adolescenza per l’uso illecito di immagini di minori.
L’associazione ha, dunque, presentato un esposto alle autorità competenti contro la moglie di Mauro Icardi dopo aver visto gli ultimi video pubblicati sul suo profilo Instagram in cui le figlie Francesca e Isabella appaiono “truccate come donne adulte, con marchi di estetica in evidenza che potrebbero realizzare una forma di pubblicità occulta”.
La denuncia del Codacons contro Wanda Nara
“Sulla pagina Instagram di Wanda Nara sono state diffuse foto in cui bambini vengono utilizzati per pubblicizzare un brand (lo stesso usato dalla nota influencer) con pose e atteggiamenti idonei a ledere l’immagine del minore ed il sentimento dei minori che vedono tali foto – ha scritto il Codacons in una nota pubblicata da Adnkronos – . Una diffusione assolutamente pericolosa, in quanto con esse si veicola l’identità e l’intimità di un bambino in tenera età e lo si fa attribuendo ad un viso di bambina il corpo di una donna”.
Non è stato solo il Codacons, tuttavia, a bollare la scelta di Wanda Nara. Molti utenti della rete le hanno rimproverato la scelta di mostrare le sue figlie per promuovere dei prodotti di make up e, nonostante lei abbia motivato il tutto come un semplice “gioco”, pochi si sono mostrati d’accordo con lei.
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Il Codacons a gamba tesa contro Wanda Nara
Il Codacons, inoltre, ha continuato ad accusare l’argentina sostenendo che “si serva della propria notorietà e si rivolga ad una vasta gamma di soggetti dei quali non è in grado di conoscere e controllare il livello di affidabilità”.
Proprio per questi motivi, l’associazione ha preteso che Facebook e Instagram rimuovano “tutti quei post in cui Wanda Nara pubblica immagini idonee a ledere i diritti dei minori” e chiesto una verifica approfondita al Garante per la Privacy e della tutela dell’Infanzia per valutare la “liceità delle pubblicazioni delle immagini sui profili social“.