Bonus affitti e decreto Rilancio: tutto quello che c’è da sapere

Bonus affitti e decreto Rilancio: tutto quello che c’è da sapere

Governo vara nuovo credito di imposta per agevolare la ripartenza di attività artigianali e commerciali, vero cuore pulsante dell’economia italiana.

negozi e botteghe fase del rilancio, aiuti dal Governo

Il bonus affitto Covid è un contributo erogato alle aziende e ai professionisti che si trovano in difficoltà a causa del coronavirus. Tecnicamente, si potrebbero definire “inquilini vittime di morosità incolpevole”, cioè soggetti che vorrebbero pagare il canone di locazione ma che, per motivi estranei alla loro volontà, non riescono a farlo.

Il Governo, dunque, tramite il decreto Rilancio, punta ad aiutare negozi, botteghe, aziende, il cui fatturato ha subìto una fortissima flessione a causa dei mancati incassi dovuti alla pandemia e al conseguente lockdown. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta che viene riconosciuto ad imprese e attività commerciali, pari al 60% del canone versato per la locazione di immobili ad uso abitativo e al 30% per i contratti di azienda. Il credito d’imposta, come ha precisato a suo tempo l’Agenzia delle Entrate, può essere utilizzato in vari modi: può essere usato in compensazione con modello F24 oppure nella dichiarazione dei redditi. Ma può essere anche ceduto a terzi, inclusi istituti di credito ed altri intermediari finanziari.

Il nuovo credito di imposta affitti spetta agli esercenti di attività di impresa, arte o professione, a fronte del pagamento dei canoni di locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico, ai lavoratori autonomi.

Per beneficiare del bonus affitto Covid è necessario essere in possesso di questi requisiti, come precisato dall’Agenzia delle Entrate: diminuzione del fatturato o dei compensi nel periodo interessato all’agevolazione di almeno il 50% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente; fatturato o ricavi nel 2019 per un totale complessivo non superiore ai 5 milioni di euro (tranne per le imprese alberghiere).