Rallentamenti, traffico intenso e gran numero di interventi, per la sicurezza dell’autostrada, rischiano di ritardare i rientri e le partenze.
La sera del 30 dicembre 2019 si verifica, sulla A26 Genova -Gravellona Toce, il crollo di una parte di calcestruzzo. L’urgenza di intervenire gestita da Autostrade per l’Italia evidenzia la gravità e l’intervento immediato di manutenzione. Il lockdown non ha aiutato, ha bloccato i lavori in corso e adesso la ripresa è più che mai lenta. Cantieri, lavori e chiusure di entrate e di uscite paralizzano la percorribilità. “La criticità più comune riscontrata – spiega Migliorino, ispettore inviato dal Ministero delle Infrastrutture – “è una riduzione dello spessore del rivestimento, legata principalmente a problemi costruttivi. Un rivestimento che avrebbe dovuto essere di 90 centimetri – 1 metro, è stato ritrovato di 7-8 centimetri con riduzioni quindi del 90%.
Quindi il traffico e la sua intensità di questi giorni sono provocate da una serie di ispezioni per accertare la sicurezza della rete autostradale. La rabbia e e la stanchezza dei cittadini liguri, è comprensibile. Il caos non finisce qui. Anche per il trasporto ferroviario si temono giorni di fuoco. Le corse saranno intensificate solo a partire dal primo luglio e al momento le norme sul distanziamento sui convogli prevedono la capienza solo del 70%.
Inoltre si prevedono controlli a tappeto su quattordici tratte in tempi brevi, se non sarà così, si procederà alla chiusura. Si stilerà una sorta di graduatoria delle priorità, individuando i tunnel che devono essere ispezionati per primi, senza specificare i tempi. Secondo Autostrade non si può risolvere in tempi così brevi e suggerisce la soluzione della chiusura totale al traffico. Si prevedono giorni, settimane da incubo per i liguri, turisti e pendolari.