Scuola a settembre: manifestazioni di protesta in 60 città italiane.

Caos scuola, flop delle linee guida per il rientro a scuola a settembre del ministro Azzolina: oggi manifestazioni di protesta in 60 città italiane.

Scuola settembre: manifestazioni di protesta

Nelle linee guida per il ritorno a scuola a settembre, presentate dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, si è parlato di spazi alternativi per lo svolgimento delle lezioni in sicurezza, spazi quali ad esempio palestre, parchi, teatri e musei. Idee e proposte che hanno scontentato un po’ tutti: studenti, genitori, sindacati, docenti, presidi e persino la Lega. Un malcontento generale che dato il via, oggi 25 giungo 2020, a manifestazioni di protesta in 60 città italiane contro il piano del ministro Azzolina.

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Guida degli Insegnanti, ha definito le linee guida sulla ripresa della scuola in presenza a settembre “pericolose”, affermando: “Il piano elaborato da viale Trastevere risulta del tutto inadeguato a garantire che il rientro in aula tra due mesi avvenga in sicurezza. Esse non evitano l’impoverimento dell’offerta formativa, impedendo, di conseguenza, agli studenti di godere pienamente del diritto all’istruzione”. Contro il ministro dell’Istruzione anche il leader della Lega Matteo Salvini: “Abbiamo un ministro che non dovrebbe neanche occuparsi della pulizia delle aule delle scuole. Una che vuole separare i bambini con il plexiglass, una che dovrebbe essere curata, altro che ministro dell’Istruzione”, afferma il senatore milanese nel corso di una diretta Facebook.

Le linee guida sulla ripresa scolastica a settembre dovranno avere il via libera oggi in Conferenza Stato-Regioni. Secondo le indicazioni del ministero, le classi saranno suddivise in più gruppi al fine di consentire una frequentazione in presenza alternata. Questo per limitare al massimo il numero di alunni all’interno della stessa aula. Così come è prevista anche l’eventualità di accorpare ragazzi provenienti da diverse classi e quindi di età differente. Si potrebbe poi tornare a scuola anche il sabato. La didattica a distanza verrà mantenuta soltanto per le scuole superiori. L’uso delle mascherine non è previsto per i bambini che hanno meno di 6 anni. Sempre secondo il piano del ministro Azzolina, per quanto riguarda i più piccoli, le attività didattiche dovranno svolgersi preferibilmente all’aperto.

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