La regolarizzazione dei migranti è un dovere e una battaglia di civiltà secondo la ministra per le Politiche Agricole Bellanova. “Dare permesso di soggiorno e mobilità europea per scongiurare ghetti pericolosi”
“Quella sulla regolarizzazione dei migranti è una battaglia di civiltà”. Lo ha detto la ministra per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova, intervenuta in collegamento a Italia 7 Gold. Una posizione netta, che favorisca l’integrazione e scongiuri il pericolo di ghetti isolati. “Dobbiamo riconoscere identità a quelli che vengono considerati invisibili perché non possono dire chi sono, non hanno un documento e sono invisibili” ha spiegato la ministra.
“Con il permesso di soggiorno – ha aggiunto – diamo alle persone l’opportunità di avere un lavoro in Italia e anche di spostarsi anche in Europa. Questo è un punto chiave: si deve capire che se uno ha permesso di soggiorno ha la mobilità su tutto il territorio europeo, senza invece queste persone rimangono rinchiuse nei ghetti dove vengono sfruttate brutalmente. Favorire l’integrazione sociale è un dovere, oltre che una mossa intelligente per evitare gli isolamenti”.
“Le aziende facciano il possibile per chiedere la regolarizzazione”
“Spero che ognuno faccia la propria parte per fare conoscere
a queste persone la possibilità che hanno di richiedere un
permesso di soggiorno e che le aziende vadano negli uffici
pubblici per fare la dichiarazione e la regolarizzazione di
queste persone”, ha aggiunto Bellanova.
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E sul tema del lavoro nero, aggiunge. “Abbiamo agevolato i passaggi perché riteniamo ci siano state aziende che non per scelta hanno fatto ricorso la lavoro nero e sono cadute nelle grinfie dei caporali, che sono organizzazioni criminali. Da questo circolo vizioso vogliamo uscire – ha concluso – vogliamo contrastare senza alcun tentennamento il caporalato e l’illegalità in tutti i settori produttivi del Paese”.