Crisi: l’Italia si svende. Albergatori costretti a cedere le attività agli stranieri.

Ricchi stranieri approdano in Italia e non per le vacanze estive. Arrivano da lontano per acquistare a prezzi bassi, alberghi e hotel italiani.

Se il turismo affonda porta con milioni di lavoratori

C’era d aspettarselo. La grande depressione economica post-Covid19 ha indebolito il comparto turistico italiano. Voli cancellati, prenotazioni annullate, così gran parte degli albergatori italiani, tra costi di gestione e spese per la sanificazione degli ambienti, sventola bandiera bianca, strizzando l’occhio a chi come un avvoltoio cerca di arricchirsi sulle disgrazie altrui. Spietata freddezza? No, sono solo le regole del gioco, le dure leggi del mercato. Sono tantissimi gli investitori stranieri che stanno cercando di accaparrarsi strutture alberghiere italiane, comprando a prezzi stracciati, quelli che per molti sono pezzi di vita, costruiti con il sudore.

Senza contare poi che aleggia ancora in capo agli Italiani, l’appellativo di untori d’Europa. Così, i turisti che solitamente si allietavano lungo le coste delle Penisola, oggi ci hanno piazzato sopra un’enorme croce nera. Anche il Presidente di Federalberghi, è preoccupato: “Di richiesta dalla Cina e dagli Usa non c’è nemmeno l’ombra e molti hotel di lusso, specie nelle città d’arte e d’affari, hanno deciso di non riaprire perché non conviene, i voli dall’estero acquistati per venire in Italia fino al 19 luglio sono calati del 91.4%”. Così dice durante un’intervista a “La Repubblica”.

Bernabò Bocca - Federalberghi

Avanti tutta con le offerte. L’Italia non ce la fa

”Solo il 25% delle strutture alberghiere al momento ha riaperto visto che i costi sono troppo alti e senza clientela non si possono sostenere le spese di gestione e del personale”. Così ha detto Giuseppe Roscioli, Presidente di Federalberghi Roma. Il crollo delle prenotazioni ha messo messo in ginocchio le strutture alberghiere italiane, portando alla deriva non solo gli albergatori, ma tutto il personale che quotidianamente tra quelle mura, ci lavorava. Viene spontaneo allora, domandarsi se il Governo abbia realmente fatto il possibile per salvaguardare gli interessi del Bel Paese, se davvero uno scenario simile poteva essere evitato. Per il momento non è dato saperlo.

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Ma una considerazione la si può azzardare: così come accede in  natura, quella più istintiva e selvaggia, anche per l’economia pare vincere il più forte. Ed ecco allora, che fanno capolino in Italia orde di acquirenti stranieri, pronti a mettere le mani su alberghi e hotel. C’è rabbia e rammarico da parte degli imprenditori italiani, che si sentono abbandonati dallo Stato. Non sono pronti a fare un passo indietro e forse non lo avrebbero mai fatto, ma la crisi lo impone per sopravvivenza, ed allora via con i contratti, si vende (o si svende?) al miglior offerente.

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