Coronavirus, ecco come cambieranno le regole nei condomini

(Foto di Alberto Pizzoli, da Getty Images)
Ecco come il coronavirus cambierà nei prossimi mesi l’uso di spazi e impianti, e l’organizzazione di sanificazioni e assemblee. Un riassunto delle nuove regole per gli amministratori di condominio e per gli inquilini.

La pandemia da coronavirus, l’esigenza di applicare la sanificazione ai locali e di garantire il distanziamento sociale hanno cambiato il modo di abitare gli spazi, e di organizzarli. Per questo è stata necessaria una rivisitazione delle regole necessarie per continuare a garantire l’accesso ai luoghi chiusi, anche qualora questo dovesse creare la compresenza di più persone. L’insieme dei cambiamenti ha posto gli amministratori di condominio a doversi confrontare una riforma da zero delle norme da adottare. Stando a quanto riportato dal Sole 24Ore, questo comporterà anche maggiori costi, per pulizia e sanificazione dei locali condivisi. Già solo per un piccolo stabile si parla di un aumento dai 600 ai mille euro.
Innanzitutto, è importante conoscere le nuove evoluzioni sulla tutela della privacy. Con la normativa europea sulla privacy il condominio resta l’unico titolare del trattamento dei dati. Un’attività delegata all’amministratore. Anche per quanto riguarda il Covid: l’amministratore può trattare dati sanitari solo limitatamente a quanto compete al suo incarico. Per questo, un inquilino positivo al coronavirus può non comunicarlo all’amministratore. Qualora poi decidesse di comunicarlo in maniera informale a quest’ultimo, l’amministratore non sarebbe tenuto a informare anche gli altri condomini. Qualora invece arrivasse una comunicazione ufficiale da parte dell’inquilino risultato positivo, l’amministratore dovrebbe procedere con un intervento di sanificazione.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus: additato come untore su Fb, marittimo denuncia “male lingue”
Altro tema, le assemblee condominiali. E’ ammessa la presenza fisica dei partecipanti solo e solo se verranno rispettate le necessarie misure di prevenzione: sanificazione dell’ambiente; divieto di accesso ai positivi al coronavirus, a coloro in attesa di tampone e a coloro obbligati ad effettuare il test; divieto di creare assembramenti; mascherina obbligatoria; rispetto del distanziamento sociale… Proprio per questo sono facilitate tutte le misure di delega: in caso di comproprietari o deleganti/delegati, sarà possibile la partecipazione di solo uno di essi.

Poi gli spazi comuni, per i quali è stato previsto un utilizzo in base a turni prestabiliti. Fermo restando che l’amministratore non può vietare l’accesso agli spazi comuni, è opportuno che l’amministratore si occupi delle necessarie informative riguardanti il distanziamento e l’igiene. Per questo, una buona soluzione potrebbe essere rappresentata dalla creazione di turni.
La sanificazione degli spazi almeno due volte al mese. L’amministratore può ordinare lavori di manutenzione straordinaria di sanificazione dei locali comuni. Sarà compito dell’amministratore anche informare i condomini su ora e data delle operazioni. La sanificazione comporterebbe (e comporterà con ogni probabilità) un significativo aumento dei costi. A questo si aggiunge la spesa sull’acquisto di prodotti certificati.
LEGGI ANCHE -> Il Fondo Monetario: “Allarme bolla sui mercati che frena la ripartenza”
E’ vietato il posticipo delle spese. In un tale periodo di crisi molte sono state le difficoltà riscontrate nel reperimento delle somme da utilizzare per i servizi indispensabili. Insomma, il tentativo generale è stato quello di interrompere o posticipare le spese condominiali. Questa sospensione, però, non è stata ad oggi legittimata da nessuna norma. L’amministratore dovrà dunque provvedere al recupero delle somme, eccezion fatta per casi di decisioni di diverso indirizzo prese in assemblea.
Seguono poi ulteriori regole riguardanti l’accesso negli ascensori. L’amministratore non è legittimato a vietare l’utilizzo degli ascensori. Può, tuttavia, imporre delle regole di utilizzo: stabilire un numero massimo di persone per volta, imporre l’uso di mascherine e guanti ecc. Poi le opere di sanificazione della cabina, attraverso l’utilizzo di prodotti chimici certificati, appositi per locali così piccoli. L’amministratore, infatti, proprio a causa dello stato emergenziale, può organizzare la periodica sanificazione della cabina.