E’ successo ieri pomeriggio in Val d’Oten: in un’esercitazione una bomba a mano è scivolata ad un miliare ed è esplosa vicino ai compagni. 5 alpini feriti.
Risale al primo pomeriggio di ieri l’incidente che ha interessato cinque uomini del settimo reggimento alpini di Belluno. Il fatto è avvenuto presso la Val d’Oten, nel comune di Calalzo (Belluno). Da una prima ricostruzione sembrerebbe che, durante l’esercitazione per una missione all’estero, uno dei miliari sia inciampato facendo cadere la bomba a mano che stava per lanciare. In questo modo l’esplosione avrebbe avuto luogo vicino ad alcuni soldati, che non hanno fatto in tempo a mettersi al riparo. Fortunatamente le schegge partite dall’ordigno hanno ferito solo lievemente i 5 alpini coinvolti, che hanno riportato piccole lesioni chi al polpaccio, chi al collo. Ma la paura è stata tanta. L’esplosione della bomba a mano, modello “Srcm” (chiamata anche “diavolo rosso”), ha provocato un’onda d’urto molto potente che ha fatto temere per il peggio.
Fulmineo l’intervento degli altri militari, che hanno soccorso i compagni colpiti dall’esplosine. Altrettanto immediato è stato il trasporto dei feriti, tra cui si contano anche due ufficiali comandanti, presso il pronto soccorso del Papa Giovanni II. I militari coinvolti sono tutti membri dell’Esercito italiano di diversa età, alcuni hanno anche più di 40 anni. Le condizioni dei 5 alpini sono apparse subito poco gravi tanto che, nel giro di qualche ora, l’ospedale li ha dimessi. Potranno quindi presto rientrare nella caserma Salsa di Belluno, dove risiedono. L’incidente è già stato archiviato come una fatalità priva di responsabili, senza che sia stata necessaria la perizia dei Carabinieri.