Il dietologo Alberico Lemme torna a far parlare di sé accusando e denunciando due funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Monza dopo un’ispezione in uno dei suoi uffici.
Il Dottor Lemme noto a tutti per i suoi interventi in vari programmi come Domenica Live ma anche per la sua partecipazione al Grande Fratello 2019, torna a far parlare di sè per via di una denuncia fatta nei confronti di due funzionari, un uomo e una donna che, durante un controllo fiscale avrebbero approfittato del suo ufficio per dare sfogo a una passione incontrollata. Alberico Lemme dichiara ora di avere un video che proverebbe il tutto. Quali sono state le sue parole?
L’uomo e la donna, che lavorerebbero all’Ufficio controlli dell’Agenzia dell’Entrate di Monza e Brianza avevano raggiunto gli uffici di Alberico Lemme per un controllo Ires, Irap e Iva. La società di Lemme, la Sette Giusti, ha messo a disposizione un locale per poter consentire loro di lavorare con la dovuta calma. Ma i due si sarebbero lasciati andare ad effusioni intime, credendo di non essere visti. L’episodio si sarebbe consumato in tarda mattinata, quando gli impiegati della società di Lemme avevano lasciato i loro uffici per fare la pausa pranzo. A detta di Lemme ci sarebbero anche delle registrazioni video a documentare quanto accaduto.
Il dietologo è così passato alle vie legali: “Ho denunciato queste persone e chiesto un indennizzo di 464.800mila euro. C’è stata una evidente condotta scorretta, vessatoria ed illecita, assolutamente non professionale”.
Il personaggio televisivo racconta altre presunte irregolarità, queste riguardanti proprio l’oggetto dell’isipezione: “Misi a disposizione dei funzionari uno dei miei uffici per fare verifiche sulla contabilità, lasciando loro le chiavi, visto che si intrattenevano tutti i pomeriggi. […] Tra un bacio e una carezza, essendo soli nell’ufficio che avevo lasciato loro a disposizione, hanno rovistato negli scaffali, aperto cassetti, faldoni e documenti che non avevano a che vedere con l’oggetto dell’ispezione, senza chiedere permesso a nessuno”. In conclusione, il dietologo ha affermato che: “Quando io e i miei collaboratori ci siamo offerti di accompagnarli a vedere i locali oggetto di presunti illeciti fiscali, la loro risposta era stata “Non è necessario, Dottò, non si preoccupi, tanto poi può presentare memorie e osservazioni e far valere le sue ragioni!”.
La motivazione del gesto dei due funzionari secondo il pensiero di Lemme è molto semplice: “Il loro obiettivo era quello di contestare il più possibile in termini monetari. Perché sull’ammontare della somma scaturita da quell’accertamento sarebbe stato riconosciuto al direttore dell’Agenzia delle Entrate di allora, e a loro stessi, una sorta di “premio produzione”. Più si contesta, più alto è il bonus”.
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