Una domanda che si stanno ponendo in tanti. Proprio per questo l’INPS ha fatto chiarezza. Vediamo a chi spetta il bonus, come utilizzarlo e chi è escluso.
Chi può fare la domanda per ottenere il bonus
L’INPS con la circolare 73 del 17 giugno 2020 chiarisce chi sono i destinatari del bonus baby sitter. Introdotto per supportare economicamente i nuclei familiari in seguito all’emergenza Coronavirus, il bonus spetta a tutte le famiglie nelle quali vi sia almeno un minore di età inferiore ai 12 anni. In caso di disabilità non vi sono vincoli, l’indennità cioè può essere richiesta dai genitori anche se il figlio disabile ha raggiunto la maggiore età.
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Così come sancito dalla legge, il bonus spetta ai dipendenti del settore privato, a coloro che sono iscritti in via esclusiva alla gestione sperata INPS, agli autonomi iscritti alle casse professionali. Ricordiamo che per poter richiedere l’indennità è necessario che entrambi i genitori lavorino e che, il voucher potrà essere utilizzato fino al 31 luglio 2020.
Il bonus può essere utilizzato per i nonni, zii, cugini del bambino. Ma ad una sola condizione
Inoltrata la domanda, il bonus deve essere utilizzato per pagare le prestazioni di lavoro occasionali svolte dal baby sitter. Per poter utilizzare il voucher è necessario avere il Libretto Famiglia. Per poter procedere all’attivazione del Libretto Famiglia, sia il genitore del bambino, sia il soggetto che assiste il minore, dovranno accedere alla piattaforma INPS, entrare nella sezione dedicata e compilare tutti campi. Attenzione: questo passaggio è indispensabile. Ma il bonus può essere utilizzato per pagare i parenti che fanno da baby sitter ai bambini? Fino a qualche tempo fa, c’era molta confusione al riguardo. Si pensava cioè che il bonus non potesse essere utilizzato per pagare i nonni, gli zii, i cugini o qualsiasi altro soggetto unito da vincolo parentale con il minore. Ma l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha fatto chiarezza sull’argomento. L’indennità può essere utilizzata per pagare anche i parenti che assistono il bambino, a patto che risiedano in un Comune diverso. In altri termini, se ad esempio è lo zio a fare da baby sitter al nipote, il genitore potrà utilizzare il bonus per pagarlo, ma solo se vivono in due Comuni diversi.
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