Zaia, assembramenti:”se torna il virus, restrizioni pesanti”

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha parlato ieri dalla sede della Protezione Civile a Marghera. Dopo aver illustrato il bollettino dei contagi e delle vittime da coronavirus, ha informato i cittadini riguardo alla nuova ordinanza della Regione per le misure da tenere in tutte le strutture.

meteoweek.com

Il governatore ha esposto le ultime notizie sul coronavirus riguardanti la propria regione. Prima di tutto, la questione delle case di riposo e l’accesso dei pazienti all’interno delle strutture. “Ho firmato l’ordinanza per le case di riposo e gli altri centri, si tratta di semplificazioni nell’accesso, con mascherina per tutti – ha detto il presidente del Veneto -.”Speriamo che si sblocchi questa “tragedia nella tragedia”, dove i familiari non possono visitare i cari”. Altre linee guida sulle case di riposo: accessi, viste, uso della mascherina e obbligo di quarantena, sono state definite ed esposte nell’incontro di ieri a Marghera. Luca Zaia sottolinea, “Se l’ospite della casa di riposo arriva da casa è sottoposto a tampone ed entra in struttura in quarantena in una stanza singola, isolato dal resto della degenza. Dopo 14 giorni sarà obbligato a fare un nuovo tampone e dopo potrà entrare definitivamente come ospite. Se va dalla struttura al Pronto Soccorso e deve rientrare: al ritorno entrerà normalmente senza isolamento”. Per quanto riguarda la possibilità che il paziente abbia alloggiato invece, in una struttura sanitaria diversa rispetto alla propria casa, la norma prevederà un periodo di isolamento per il futuro ospite e poi una normale entrata. Per quanto riguarda le visite: potranno accedere massimo due persone per paziente prenotando con anticipo il posto e la visita, che dovrà svolgersi all’aperto e non nella stanza della persona ospite della struttura.

Il bollettino aggiornato e il rischio assembramenti

Per quanto riguarda i numeri relativi al coronavirus, Zaia annuncia: “882mila tamponi fatti, 833 persone in isolamento e 19.247 il totale dei positivi (+2), ricoverati 223 (-2, e 29 Covid), terapie intensive 12 (numero invariato, 1 Covid), morti 2003 (+1), 75 i bimbi nati”. Il calo è graduale e il Veneto, tra le regioni maggiormente colpite, sta rialzando la testa definitivamente. Non è ancora il caso di festeggiare però, perché le misure preventive non sempre vengono rispettate e il rischio è quello di una nuova ondata. Riguardo agli assembramenti infatti torna a parlare del problema della movida nel weekend: “Nel fine settimana abbiamo ricevuto tante segnalazioni sul non rispetto delle regole basilari sull’assembramento nelle spiagge, nei bar, nelle piazze, io l’ho detto: caliamo dal 10 di aprile, abbiamo affrontato con responsabilità le riaperture del 18 maggio, dicendo che la responsabilità passava in mano ai cittadini. Se ci comportiamo male mettiamo a repentaglio noi stessi e la comunità”.

Inoltre aggiunge, “dovesse tornare il virus le restrizioni saranno pesanti». Si rivolge soprattutto ai giovani e ammette di avere timore per la situazione di libertà che si respira ormai da tempo. Per quanto riguarda l’uso della mascherina, Zaia afferma che almeno fino al 15 luglio, data di scadenza del nuovo Dpcm saranno obbligatorie. In ogni caso non è possibile ancora abbassare la guardia, non dobbiamo festeggiare la “Festa della Liberazione”, non sarebbe un comportamento responsabile, visti i terribili mesi che l’Italia ha affrontato.

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