La maggior parte dei virus presenti in natura sono fondamentali per l’ecosistema della Terra. Non tutti sono patogeni per gli esseri umani: se sparissero tutti, vivremmo meno di due giorni.
I virus sono stati spesso alla base di una serie di epidemie e pandemie, che hanno decimato il genere umano. Il caso più recente e che continua a mettere paura al mondo intero è quello che riguarda il Covid-19, che partendo dalla Cina si è diffuso in tutta la Terra, causando milioni di casi di contagio e migliaia di morti. Tuttavia, una recente indagine ha portato alla luce un esito incredibile, legato proprio a uno degli auspici che, in maniera molto superficiale, si pongono gli uomini. Come sarebbe la vita del genere umano se tutti i virus sparissero dalla circolazione?
La risposta potrebbe far accapponare la pelle a tutti. La vita umana in un pianeta senza virus durerebbe giusto una manciata di ore. Questa è la risposta che ha fornito, ad esempio, l’epidemiologo Tony Goldberg durante un recente intervento fatto alla Bbc. Ma anche nel resto del mondo questa è una tesi molto diffusa e che incontra un forte favore. Ad esempio, la virologa dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, Susana Lopez Charreton, conferma la risposta del collega inglese: “Viviamo in equilibrio, in perfetto equilibrio. Senza virus saremmo finiti”.
Come si può evincere da queste due brevi ma eloquenti risposte, l’equilibrio del pianeta è legato proprio alla presenza dei virus. La maggior parte di loro, infatti, non sono patogeni per l’uomo. Anzi, molti tra quelli presenti in natura si sono rivelati fondamentali per gli ecosistemi presenti nel pianeta. Nonostante questo, si parla di virus sono con accezione negativa. Eppure, come abbiamo accennato, sono ben il 95% quelli che in un certo senso mantengono in vita sia gli esseri umani che il pianeta Terra. Potremmo dunque parlare di “virus buoni”, senza per questo fare un’esagerazione.
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Nel corso della sua esposizione con i colleghi della Bbc, Goldberg ha parlato di una cerchia di scienziati che hanno iniziato a studiare i virus. Si tratta di “una piccola scuola che prova a fornire una visione equa di questo mondo”, in modo da dimostrare che esistano quelli che abbiamo definito pocanzi “virus buoni”. Ad esempio, tra questi c’è quello che è stato definito Batteriofago, un vero e proprio divoratore di batteri dannosi. Goldberg parla di questo genere di virus svelando che “senza di questa categoria saremmo nei guai”. E come si può dargli torto?
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