Secondo l’avvocato Piergiorgio Assumma, presidente dell’Osservatorio nazionale vittime omicidi stradali “Dovrebbe essere esclusa la colpa del camionista”.
«L’apertura di un fascicolo per lesioni gravi o gravissime nei confronti dell’autista del camion contro cui Alex Zanardi ha impattato venerdì pomeriggio sulle strade della provincia di Siena è un atto dovuto che prescinde da qualsiasi idea o interpretazione degli inquirenti. Infatti, dalla ricostruzione dei testimoni e dalle fonti di stampa, sembrerebbe non esserci alcuna responsabilità del guidatore»: ha commentato così l’avvocato Piergiorgio Assumma, presidente dell’Osservatorio nazionale vittime omicidi stradali (Onvos) in una nota sull’incidente che ha visto coinvolto Alex Zanardi a Pienza, spiegando che al momento la posizione dell’autista non sarebbe critica. Naturalmente tutto questo salvo nuove prove o perizie attualmente in corso. Esclusa anche la circostanza che Zanardi si trovasse al cellulare. L’avvocato ha specificato che verosimilmente, si è trattato di un’uscita di curva con contestuale invasione della corsia del camion, dovuta al sottile equilibrio tra la forza centrifuga e centripeta che si ha in curva; cioè ogni mezzo, in curva, se non vi è bilanciamento dei pesi del mezzo, tende ad allargarsi, proiettandosi verso l’esterno. Decisive saranno le prossime giornate, sia per le condizioni di salute di Zanardi, sia per l’emersione di eventuali elementi di responsabilità, anche da parte del conducente del camion, così come di Zanardi. Anche la situazione clinica dell’atleta appare stabile.
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Il campione bolognese resta in prognosi riservata. Intanto affronta una settimana definita ‘importante’ dall’equipe dei medici che lo sta seguendo e che dovrà decidere il momento migliore per il risveglio dal coma farmacologico. Solo a quel punto potranno essere valutate le sue condizioni neurologiche che ancora rimangono ‘molto gravi’. Eventuali riduzioni della sedo-anelgesia, per la valutazione dello stato neurologico, verranno prese in considerazione a partire dalla prossima settimana. Il bollettino medico dell’ospedale Le Scotte di Siena sulle condizioni di Alex Zanardi sembra incoraggiante. L’attesa però sarà ancora lunga. La moglie di Alex, Daniela Manni non ha mai lasciato l’ospedale. Tra i testimoni chiave dello schianto c’è Paolo Bianchini, il titolare dell’azienda vinicola Ciacci-Piccolomini, che si trovava proprio dietro Alex Zanardi, e che ha raccontato: “Sua moglie Daniela è scesa di corsa e si è gettata su di lui. L’ho affiancato con la macchina e un minuto prima dell’incidente mi ha detto di essere l’uomo più felice del mondo per poter pedalare in quel paradiso. Poi ho sentito un botto, lo stridore terribile di una lunga strisciata. Alex era a terra, respirava ancora”.