Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri allontana la paura. “L’Italia è in ripresa e nel terzo trimestre potrebbe dare segnali incoraggianti. Non c’è alcun timore sulle finanze e sulle entrate fiscali. Niente condoni, ci saranno misure semplici ad ampio raggio”
“Non siamo preoccupati per l’andamento delle entrate fiscali, la finanza pubblica si conferma solida nonostante il rialzo del deficit per affrontare la crisi del Covid-19”. Lo afferma senza tentennamenti il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri intervistato al forum Telefisco organizzato dal ‘Sole24Ore’.
Un messaggio di speranza in una fase interlocutoria, in cui l’Italia sarà chiamata a rialzarsi con riforme e aiuti. “Pensiamo che l’Italia – spiega il ministro – si incammini sulla strada della ripresa. Per l’opportunità del Recovery plan dentro questo nuovo orizzonte si ripropone l’esigenza, tra le riforme importanti che il governo intende realizzare, di riprendere il lavoro della riforma fiscale“. E ha aggiunto. “Naturalmente, essendo in un contesto economico del tutto nuovo, con un calo del pil senza precedenti e una ripresa, che noi auspichiamo parta già dal terzo trimestre, servirà accortenzza. Con tutta una serie di indicatori da misurare, tra i quali anche l’esatta quantificazione delle risorse delle quali disponiamo. E’ evidente che questo intervento “debba collocarsi” entro “l’esame di questi numeri”.
“Non stiamo a bocce ferme dove applicare semplicemente un disegno di riforma fiscale. Dobbiamo – ammonisce Gualtieri – monitorare varie variabili per avere un quadro di previsione credibile entro il quale collocare questo intervento. Naturalmente l’opportunità c’è”. “La riforma fiscale – incalza – sarà un tassello del Pnr” e “una delle grandi riforme della strategia investimenti”.
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“Abbiamo detto che non faremo condoni fiscali“, taglia corto, la voluntary disclosure “è una cosa diversa” ma se è sul contante “è molto complessa e ha dei profili giuridici delicati”. Uno stop ancora più netto alle voci sul condono fiscale, anche se ammette che all’interno del governo se ne sta parlando. “C’è anche il tema che se non è un condono non è efficace, ma se diventa un condono entra nella tipologia di interventi che il governo non considera. E’ il motivo per il quale sarei molto prudente su questa proposta, ma la stiamo analizzando tecnicamente con molta attenzione”.
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