Il regista Joel Schumacher noto tra gli altri per aver diretto due film su Batman, è morto all’età di 80 a causa di un tumore.
Non c’è pace per questo 2020. Un altro uomo e talento del mondo del cinema ha lasciato tutto il mondo nello sconforto più totale con la notizia della sua morte. Il regista Joel Schumacher è venuto a mancare all’età di 80 anni a seguito di un tumore che non gli ha lasciato scampo. La notizia trapelata pochi minuti fa è arrivata direttamente dal suo portavoce, che questa mattina si trovava in sua compagnia a New York.
Joel Schumacher, addio al papà cinematografico di Batman
Nel corso della sua carriera sono stati molti i titoli dei suoi lungometraggi che hanno contribuito a renderlo una delle stelle del firmamento di Hollywood. Tra i tanti film, per gli appassionati del mondo dei fumetti ovviamente non possono non essere citati Batman Forever e Batman e Robin, entrambi fortemente criticati ma rimasti comunque nella storia del cinema.
Di recente, si era cimentato nella direzione di serie tv di successo quali House of Cards con Kevin Spacey e aveva prodotto la serie Do Not Disturb: Hotel Horrors nel 2015. Un uomo che nonostante l’età avanzata e gli evidenti problemi di salute si è sempre prodigato nei confronti del cinema e del mondo dello spettacolo fino all’ultimo.
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L’ineguagliabile vita di Joel Schumacher
Nato a New York nel 1939, da madre svedese e di religione ebraica e da padre americano battista, è cresciuto sempre all’insegna del rispetto verso le religioni. Dopo aver studiato in una prestigiosa accademia di design, essere stato assunto dalla Revlon come designer di confezioni per i cosmetici, grazie a Woody Allen è entrato nel mondo del cinema.
Il suo ruolo, ricoperto per ben 5 anni era quello di costumista per film come Il dormiglione e Interiors. Successivamente, si dedicherà a un’altra delle sue immense passioni: la sceneggiatura. Dopo la fatidica gavetta, solo nel 1981 riesce a sedersi per la prima volta sulla sedia di regista per il film The Incredible Shrinking Woman, con Lily Tomlin,
Fu grazie a lui se una giovanissima Demi Moore ebbe il suo trampolino di lancio nel mondo del cinema con il film St.Elmo’s Fire nel 1985. Solo nel 1987 con il film Ragazzi perduti, dai toni tipici del genere horror, avviene il suo vero debutto ufficiale come regista degno di nota nel mondo di Hollywood.
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Gli anni ’90 per Schumacher sono il periodo più florido di tutta la sua carriera, riuscendo a sbancare il botteghino ogni volta che un suo film era in sala. Dal film Un giorno di ordinaria follia con Michael Douglas a film come Il momento di uccidere che valse una nomination agli Oscar per Susan Sarandon.
Inutile negare, che molti spettatori associano ancora oggi il suo cognome a quello dell’Uomo Pipistrello per i due film, Batman Forever e Batman e Robin rispettivamente del 1995 e 1997. Tra gli ultimi film ricordiamo, Il fantasma dell’Opera tratto dal musical di successo di Andrew Andrew Lloyd Webber, Number 23 e Blood Creek (2009).