La famiglia del defunto musicista americano Tom Petty, diffida formalmente Donald Trump: “Non usi le sue canzoni”.
Ad aggiungersi alla lunga lista di artisti e gruppi della scena americana tra cui Neil Young, Rihanna, Elton John, Rem, Adele, Guns N Roses, i Rolling Stones, Pharrell, Queen, Prince, Aerosmith e Earth Wind and Fire, i quali hanno diffidato Donald Trump dall’utilizzare le loro canzoni durante le sue campagne è il chitarrista, cantante e compositore Tom Petty. Noto come il frontman dei gruppi Mudcrutch e Tom Petty, The Heartbreakers, nonché membro fondatore del gruppo Traveling Wilburys Petty e deceduto nel 2017 a causa di un overdose accidentale causata dagli antidolorifici che assumeva da tempo per alleviare l’insopportabile dolore provocato da una brutta frattura all’anca.
Questa volta, in occasione del primo comizio post-covid tenutosi a Tulsa, Donald Trump ha usato il brano ‘I Won’t Back Down’ (tradotto in italiano “Non mi tirerò indietro”) pubblicato da Tom Petty nel 1989. Una scelta davvero poco gradita da parte della famiglia Petty che insorge contro il capo della Casa Bianca dichiarando: “Tom non avrebbe mai voluto che un suo brano venisse utilizzato per una campagna di odio”. Dopo aver diffidato il presidente degli Stati Uniti d’America, i familiari di Petty pubblicano anche un post su Twitter a voler chiarire quanto accaduto, descrivendo il comizio di Tulsa come una campagna di odio e, pertanto, una circostanza per niente adeguata per usare una delle canzoni di Tom.
“Una campagna che si è lasciata alle spalle troppi americani e il buon senso”: affermano i parenti dell’artista scomparso. La famiglia sottolinea l’inadeguatezza della scelta di Trump e dichiara: “Siamo fermamente contro il razzismo e ogni tipo di discriminazione”. I familiari di Tom Petty esprimono il loro sostegno verso l’America e la democrazia, criticando il comportamento di Donald Trump come poco democratico. Un modo di fare e di agire quello del presidente Trump che, secondo la famiglia Petty, non rappresenta i nobili ideali dell’America e della democrazia.
