Torna a parlare Carlo Calenda sulla possibilità di diventare sindaco della capitale. Si ritiene contrario e aggiunge “credo che vada commissariata”.
“No, non lo farei, potrei pensarci solo se si creasse un movimento liberal democratico”. Lo ha detto Carlo Calenda a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3, in merito a una sua possibile candidatura come sindaco di Roma. “Penso a Letta”, aggiunge chiarendo di non voler fare nomi, “sennò se li faccio io, li brucio” e comunque, conclude, “credo che Roma vada commissariata”. Così il leader di Azione risponde abbastanza sostenuto sulla questione della Capitale e del suo sistema governativo. I problemi di Roma sono molteplici: dai trasporti alle infrastrutture fino ai posti di lavoro e ai contratti in regola. Negli ultimi anni la capitale è stata oggetto di molte critiche per diversi fatti legati ancora alla criminalità organizzata. Ricoprire il ruolo di sindaco, potrebbe essere forse un incarico oneroso per Calenda, che comunque propone qualche nome sottolineando l’importanza di affidarla alla direzione e amministrazione di un funzionario governativo.
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