Superbonus 110%: come e perchè si può ottenere

Regole complesse, interventi non del tutto chiari, obiettivi da raggiungere per ottenere il bonus: ecco un pò di suggerimenti.

Cosa bisogna fare per ottenere il superbonus fiscale del 110% che il Governo ha previsto per le opere di riammodernamento della casa? Ma sopratutto, quali sono gli interventi possibili, e che impegno realizzativo comportano? Innanzitutto non si tratta di lavori da far partire «perché tanto sono gratis»: anche perché, come si sa, questo è vero solo sino a un certo punto. L’obiettivo che si pone la norma è quello di riqualificare il patrimonio immobiliare residenziale italiano dal punto di vista del consumo di energia e della sicurezza. Le tre zone sismiche ammesse al bonus del 110%, infatti, coprono gran parte della penisola. Di conseguenza ogni intervento ha una sua precisa ragion d’essere.  A cominciare dal “cappotto termico”, che in realtà si declina in tre tipologie di opere piuttosto diverse tra loro, con tecnologie varie e, soprattutto, con effetti assai diversi sul risparmio energetico. Ogni tipologia di intervento è poi associata alla particolare situazione dello stabile, per cui per un immobile soggetto a vincoli storico-paesaggistici l’unica scelta possibile sarà quella di operare all’interno delle singole unità immobiliari. Ecco dunque i principali lavori legati al risparmio energetico per i quali l’aliquota di detrazione ordinaria è del 65%: essa sale però al 110% se vengono associati a una delle tre tipologie di interventi definiti “trainanti”.

Isolamento

L’isolamento delle superfici orizzontali e verticali è considerato un intervento “trainante”: si può realizzare sia dall’esterno che dall’interno, utilizzando il metodo del “cappotto termico”, la tecnica dell’ “insufflaggio” od entrambe.

Caldaia

Sostituire l’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione termica è un altro intervento “trainante”: bisogna però prestare attenzione al corretto dimensionamento, alla canna fumaria e all’impianti di adduzione del combustibile.

Pompe di calore

Anche installare una pompa di calore al posto di un impianto di riscaldamento è un intervento trainante. Si tratta di un sistema molto efficiente a basse temperature.

Impianto fotovoltaico

Installare un impianto a pannelli fotovoltaici dà diritto al bonus solo se avviene congiuntamente ad altri lavori trainanti. Il loro funzionamento è ottimizzato se abbinati ad un impianto di accumulo elettrico, che è incentivato al 110%.

Sostituzione serramenti

Non si tratta di un lavoro che da – di per sè – diritto al bonus. Se effettuato in combinazione con un intervento “trainante” è invece incentivato.

Pannelli solari

Intervento utile alla produzione di acqua calda ed integrativo dell’impianto di riscaldamento. Dà diritto a bonus solo se affiancato da ammodernamenti considerati “trainanti”.

Colonnine ricarica elettrica

L’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche è considerato lavoro trainato: risulta ottimizzato – e “meritevole” del bonus – se realizzato insieme al fotovoltaico e ad un impianto di accumulo elettrico.

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C’è poi il capitolo a parte dei lavori antisismici, che beneficiano anch’essi del 110% (anche se non realizzati in abbinata a quelli di ecobonus). In questo caso si scopre una cosa: la messa in sicurezza antisismica è un intervento su misura, che va adattato alle condizioni del singolo edificio preso in considerazione. In realtà praticamente tutti gli interventi sono relativi alle condizioni soggettive degli edifici oggetto della valutazione: è dunque possibile solo indicare in generale le possibilità previste dalla norma, in attesa di una più completa definizione da parte del legislatore.

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