Sergio Sylvestre ha commesso un errore imperdonabile poco prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus ed è subito arrivata una pioggia di insulti.
Sergio Sylvestre, ex concorrente di Amici di Maria De Filippi e voce davvero spettacolare della musica italiana, è finito al centro di una grande polemica durante la finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus.
Il cantante è stato scelto per cantare l’Inno Nazionale e l’emozione ha preso il sopravvento. Sylvestre è stato riempito di insulti dopo la sua esibizione, tanto da sentirsi in dovere di doversi giustificare e chiedere scusa.
Sergio Sylvestre ha commesso un errore imperdonabile
Quello che ha commesso Sergio Sylvestre poco prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus è stato considerato un errore imperdonabile. Il cantante è finito nel mirino degli haters, che non lo hanno perdonato dopo la sua esibizione.
Sergio Sylvestre ha dovuto cantare l’Inno Nazionale allo Stadio Olimpico, completamente vuoto, e al momento di cantare la frase “le porga la chioma” ha sbagliato attacco e ha avuto un momento di forte esitazione, che non gli è stato perdonato.
Nessuno ha messo in conto che il ragazzo è molto giovane, che l’emozione di cantare l’Inno Nazionale è molto forte e che farlo in una situazione così surreale, di fronte ad uno stadio completamente vuoto amplifica tutte le sensazioni.
Sergio Sylvestre è stato insultato senza pietà per la sua esibizione. Eppure, ha solo lievemente sbagliato l’attacco perché si è lasciato completamente trasportare dalle emozioni. Appena finito di cantare ha lasciato un messaggio spiegando che era molto emozionato.
Evidentemente poi ha iniziato a leggere tutti gli insulti e le critiche ricevute, perché ha deciso di fare un ulteriore video in cui ha spiegato quello che è accaduto e ha deciso di scusarsi con i fan per questa forte emozione.
La risposta del cantante agli insulti
“È stata una serata molto emozionante, non sono mai stato così emozionato neanche quando sono stato ad Amici o a Sanremo. Sentire questo eco così forte, in uno stadio così vuoto mi ha fatto bloccare. Mi è venuta una tristezza molto forte, queste cose qui mi bloccano, perché mi coinvolge tanto. Vedere un palco così vuoto è un peccato solo questo” ha spiegato Sergio Sylvestre.
Il cantante ha anche sottolineato che l’errore non è stato dovuto al fatto che si è dimenticato le parole, ma semplicemente si è bloccato di fronte allo stadio vuoto, all’eco della sua voce e all’emozione del momento.
Dopo la sua esibizione, il cantante ha alzato il pugno verso il cielo e ha urlato “No Justice No Peace“. In questo modo ha voluto dimostrare di essere unito al movimento Black Lives Matter, che ha scatenato delle ribellioni in tutto il mondo dopo la morte terribile di George Floyd.
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Sergio si è giustificato con tutti, ma è giusto sottolineare che non deve essere stato per niente facile trovarsi in un luogo così grande e completamente vuoto, dove si sentiva solo la propria voce in mezzo ad un silenzio surreale. Siamo sicuri che l’errore del cantante possa essere perdonato.