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Cronaca

Gualtieri: “Governo al lavoro per evitare rivolte sociali”

Il ministro per l’economia punta sul lavoro che verrà fatto nelle prossime settimane. “Sicuramente faremo più cassa covid e più blocco dei licenziamenti”, dichiara Gualtieri a Otto e mezzo.

Roberto Gualtieri ribadisce il grande impegno del Governo nel cercare di far ripartire al più presto la macchina dell’Italia. Il ministro per l’Economia è stato ospite della trasmissione di La7 “Otto e mezzo”. E ai microfoni di Lilli Gruber, Gualtieri ha fatto capire qual è uno dei tanti obiettivi che l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte si è posto per l’immediato futuro. “Stiamo lavorando per evitare rivolte sociali in autunno – ha ammesso il ministro – . Non penso ci saranno, ma naturalmente dipenderà anche da noi, dall’impegno e dall’efficacia delle cose che faremo”.

Non manca un breve elenco dei provvedimenti che il Governo intende prendere, e che Gualtieri ha reso noto in trasmissione. Alcuni di questi riguardano nello specifico il mondo del lavoro, visto che non mancano le minacce nei confronti dei dipendenti, e di conseguenza per le aziende. Ma il ministro per l’economia punta fortemente su un paio di provvedimenti: “Sicuramente faremo più cassa covid e più blocco dei licenziamenti. Poi dovremo trovare dei meccanismi per evitare i licenziamenti ma naturalmente adeguarci a una situazione più normale”. Questi provvedimenti “Non potranno durare in eterno, perchè non avviene da nessuna parte”.

Gualtieri ha anche ammesso le responsabilità del Governo per gli “inaccettabili ritardi” nella somministrazione del Cig. “Lo abbiamo detto – dichiara il ministro – e con il dl Rilancio abbiamo modificato le regole. Il problema ormai è superato ma il ritardo è stato certamente molto negativo per tutti i lavoratori che aspettavano quei soldi. Le strutture purtroppo non hanno retto di fronte a così tante domande”. Dunque, tra le incomprensioni con gli istituti bancari e le migliaia di lavoratori in febbrile attesa per il proprio denaro, il problema legato alla cassa integrazione potrebbe essere superato.

E poi ci sono gli altri impegni presi e mantenuti dal Governo, in questi difficili mesi legati all’emergenza Coronavirus, prima sanitaria e ora economica. Come il bonus da 600 euro dedicato agli autonomi e ai lavoratori stagionali, che è stato regolarmente versato. “Il bonus 600 euro è arrivato a quasi 5 milioni di persone, il contributo a fondo perduto arriverà da lunedì”. E poi ci sono altri aspetti, di cui si parla poco o nulla, come il blocco dei mutui e dei prestiti: “Ha funzionato molto bene, aiutando tante imprese e professionisti”. In un certo senso, dunque, Gualtieri si toglie dei sassolini dalle scarpe.

Roberto Gualtieri – meteoweek.com

“Sono tutti interventi corposi per un Paese come l’Italia – prosegue il ministro – , abbiamo bisogno delle risorse europee e stiamo facendo gli Stati generali anche per questo”. Gualtieri fa leva sul fatto che un Paese indebitato come l’Italia sta facendo il possibile. Per questo diventa fondamentale l’intervento dell’Ue: “Credo che sul Recovery fund troveremo l’accordo entro luglio, è urgente concluderlo. Ma ci tengo a dire che la portata dell’intervento dell’Europa per sostenere le economie degli Stati membri è senza precedenti. Alcuni strumenti e fondi strutturali partiranno già dall’autunno 2020 ma la gran parte dei fondi saranno a disposizione da gennaio 2021. Sono soldi che servono a sostenere i lavoratori, le imprese e le famiglie”.

Leggi anche -> Recovery Fund, Merkel: “Fondi in Italia non prima del 2021”

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Non solo Recovery Fund nei piani del Governo. Lo svela Gualtieri, il quale ammette che si sta ragionando ancora sulla possibilità di attingere dal Mes. “È uno strumento utile la cui semplice esistenza aiuta a tenere bassi i tassi d’interesse”, rivela il ministro per l’economia. Che prosegue: “Abbiamo ottenuto che la condizionalità è una: che questi soldi vengono dati a condizione che vengano usati per sostenere le spese sanitarie dirette e indirette. È una condizione giusta”. Infine, un giudizio positivo su Conte: “Sta facendo molto bene e il consenso che riscuote è giusto perché ha fatto benissimo in una fase così difficile”.

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