Ogni medico di base dovrà riorganizzare il proprio lavoro dopo l’emergenza Covid. Negli studi vanno garantiti igienizzazione, accessi contingentati, distanziamento sociale e verifica della temperatura.
Ogni medico di base dovrà adattarsi alle nuove regole imposte dal Governo, in modo da evitare assembramenti e altre violazioni negli studi. Da lunedì prossimo partirà il nuovo regolamento per i lavoratori nel settore, i quali dovranno garantire sicurezza e igiene in favore delle persone che ne avranno bisogno. Intanto sarà necessario riorganizzare il servizio e dotare i professionisti degli strumenti che serviranno per attenersi alle regole. E il primo passo che ogni medico di base dovrà seguire sarà la calendarizzazione degli appuntamenti, necessario almeno per i primi mesi.
Inoltre, negli studi vanno garantiti igienizzazione, accessi contingentati, distanziamento sociale e verifica della temperatura. Una situazione che potrebbe diventare caotica (e sarebbe clamoroso), soprattutto per quanto riguarda un medico di base che opera in un piccolo studio e deve fronteggiare diversi pazienti. Anche perchè, oltre agli appuntamenti per le visite, bisognerà seguire delle regole precise per fornire ricette per farmaci, certificati e varie richieste burocratiche. A cui si aggiungono anche le telefonate per prenotare il pre-triage e stabilire l’agenda degli impegni.
Luciano Bertolusso, referente provinciale del sindacato Fimmg, ha rilasciato alcune dichiarazioni riprese dalla redazione de La Stampa. Il responsabile della categoria ha parlato del “nuovo ruolo” previsto per il medico di base: “Anzitutto non parliamo di ripresa dell’attività, perché medici di famiglia e pediatri di libera scelta non l’hanno mai interrotta”. Bertolusso ha poi fatto capire che servirà un nuovo approccio dell’attività ambulatoriale, anche per evitare di ricorrere in maniera impropria all’ospedale. “La strada maestra è quella di una programmazione su appuntamento con triage telefonico”, dice.
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Ma le note dolenti sono altre. Ovvero il fatto che non tutti i medici di base possono dotarsi di una segretaria per smistare certificati e altri aspetti legati all’igiene e alla sanificazione. E poi c’è un altro problema, ovvero dotare il medico di base dei canali digitali per comunicare con il paziente: non tutti i soggetti, specialmente gli anziani, sono in grado di confrontarsi “da remoto” con il proprio medico. “Il ruolo di sentinella ce lo siamo conquistati sul campo e i pazienti dobbiamo educarli al nuovo sistema – dice Bertolusso -. Vogliamo trasformare la crisi in opportunità di riorganizzare e modernizzare il lavoro, ma ci devono mettere nelle condizioni di poterlo fare”.
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