Avete mai visto Brando, il figlio di Christian De Sica? È identico al padre

Tale padre, tale figlio: scorrendo le foto di Brando e Christian De Sica questo proverbio trova piena conferma. I due sono due gocce d’acqua.

Christian De Sica
Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

La somiglianza tra Christian De Sica e il figlio è davvero impressionante. Brando è cresciuto in una famiglia di artisti del cinema: oltre al padre, ricordiamo il nonno Vittorio e lo zio Carlo Verdone.

Brando De Sica è nato, infatti, dal matrimonio tra Christina e Silvia Verdone, sorella di Carlo. Proprio come padre, nonno e zio, anche il ragazzo ha intrapreso la strada della settima arte, debuttando nel 1993 in Anni 90 – Parte II.

Brando De Sica: nato in una famiglia di artisti

Brando ha raggiunto la popolarità grazie a “Compagni di scuola”, fiction incentrata sulle vicende di un liceo italiano andata in onda nei primi anni Duemila su Rai Due. Ma la vera vocazione del giovane De Sica è sempre stata la regia: proprio come il nonno Vittorio è stato attratto fin da subito dalla macchina da presa.

Tra padre e figlio c’è stata una prima collaborazione nel 2018 per il film ‘Amici come prima’, dove tra i protagonisti c’è stato anche Massimo Boldi. In quel caso Christian e Brando hanno agito da co-registi, come ha spiegato De Sica senior: “Io mi sono occupato principalmente del cast, mentre Brando ha curato i movimenti di macchina e tutto il resto”.

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Da attore a regista: la carriera del figlio di Christian De Sica

De Sica junior ha quindi rifiutato i ruoli da protagonista per rimanere nell’ombra e lavorare al suo sogno più grande: diventare uno dei registi italiani più apprezzati.

Queste le parole di Brando: “Ho seguito tutto, dalle riprese alla post-produzione, ma non ho voluto firmare. Per me il regista è il capitano della nave, che deve conquistarsi il rispetto della troupe e del cast e prendersi da solo la responsabilità del successo o del fallimento della sua opera. Comunque sono stato felice di lavorare con papà, che è l’attore più generoso che io conosca. In più ho potuto portare i miei collaboratori, tutti giovanissimi, e ci siamo divertiti un mondo a girare questo film, ma non volevo iniziare una carriera troppo veloce legata agli incassi e a un genere specifico. Forse sono pazzo, ma mi piace scegliere la strada più difficile“. 

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