Oms, il Coronavirus è ancora letale: “La pandemia sta accelerando”

L’allarme dell’Oms: 150.000 nuovi contagi registrati soltanto nella giornata di ieri, la “pandemia sta accelerando”. Siamo vicini a una “nuova e pericolosa fase”, poiché “il virus è ancora mortale”.

Tedros Adhanom Ghebreyesus

La pandemia di coronavirus sta accelerando, con i 150.000 nuovi casi registrati nella giornata di ieri, giovedì 18 giugno. I dati rilevati sono stati i più alti mai registrati in un solo giorno, e quasi la metà di questi è stata registrata nelle Americhe. Questo è quanto reso noto da Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che nel consueto briefing sul coronavirus ha lanciato oggi un allarme sulla letalità del Covid-19.

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Oms sul Coronavirus: “Pandemia sta accelerando, nuova e pericolosa fase”

Il mondo è in una nuova e pericolosa fase“, ha detto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus durante il consueto briefing virtuale in diretta dal quartier generale dell’Oms a Ginevra. “Il virus si sta ancora diffondendo rapidamente, è ancora mortale e la maggior parte delle persone è ancora suscettibile alle sue complicanze”.

“Ieri sono stati riportati 150.000 nuovi casi, il numero più alto in un giorno finora. Il mondo è in una nuova e pericolosa fase. Molte persone sono comprensibilmente stufe di stare in casa. I Paesi sono comprensibilmente ansiosi di riaprire le loro società e le loro economie”, ha spiegato Tedros, che ha però sottolineato l’importanza di prestare massima prudenza in questa fase. In particolare, spiega il direttore, l’uso della mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio continuo delle mani sono ancora misure estremamente fondamentali.

coronavirus - rifugiati

Secondo quanto si apprende dai dati ufficiali, sarebbero più di 8,53 milioni le persone rimaste infettate in questa grave pandemia di coronavirus a livello globale. Sempre tenendo in considerazione i dati provenienti da tutto il mondo, sarebbero invece 453.834 i cittadini morti a causa del Covid-19. In particolare, l’Oms fa sapere che il bilancio sarebbe particolarmente elevato soprattutto per quanto riguarda i rifugiati, di cui oltre l’80% vive in paesi in via di sviluppo. “Abbiamo il dovere comune di fare tutto ciò che possiamo per prevenire, rilevare e rispondere alla trasmissione di Covid-19 rilevata tra i rifugiati negli ospedali”, ha sottolineato il direttore dell’Organizzazione.

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E anche per tale ragione Tedros, la cui guida dell’Oms è stata severamente criticata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, continua caldamente ad esortare le persone a mantenere le distanze sociali e a prestare “estrema vigilanza”. Si percepisce inoltre forte preoccupazione non soltanto per quanto riguarda il panorama americano – al momento il più duramente colpito dalla pandemia – ma anche per i nuovi casi che stanno venendo segnalati nelle ultime ore in Asia meridionale e in Medio Oriente.

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