In un’intervista Luigi di Maio afferma di essere rimasto sorpreso dei rapporti con il Pd e che non è il momento giusto per nominare un nuovo capo
Nonostante gli scontri avvenuti nel Movimento 5Stelle, in un’intervista Luigi Di Maio dichiara che è tutto sotto controllo. In merito alla disputa tra Beppe Grillo e Alessandro di Battista, Di Maio afferma che “entrambi vogliono che il governo vada avanti”.
Ma il 5Stelle deve fronteggiare la situazione più difficile: gli Stati Generali e la nomina di un nuovo leader che sostituisca Vito Crimi. “Se ora nominassimo un leader sarebbe un capo balneare, perché durerebbe poco. Prima dobbiamo fissare il programma che serve al Paese e risolvere i problemi del M5S. Poi si potrà pensare alla struttura. Quando e come? Saranno Crimi e Grillo a stabilirlo e a fare sintesi”.
Per il ministro degli Esteri non è il momento giusto per poter pensare a un capo e su Di Battista afferma: “Non credo che Alessandro prema su questo tasto. Anche per lui vengono prima i temi, e un programma basato non sull’io, ma sul noi”. In merito invece al Pd, Di Maio dice di essere rimasto molto sorpreso e di aver lavorato molto bene insieme durante il periodo della pandemia.
Il ministro dichiara inoltre “Quando il 22 gennaio mi dimisi da capo politico usai spesso la parola responsabilità. Ho sempre lavorato per poter mantenere la pace interna e non smetterò certo di farlo. Nominare un nuovo capo in questo momento potrebbe portare a sollevare problemi. Il Movimento 5 Stelle è formato da tante anime diverse e questo comporta una ricchezza. Ma bisogna lavorare per poterle tenere tutte insieme. Tanti dicevano che non saremmo durati al governo e invece eccoci qui con molti risultati raggiunti: il Reddito di cittadinanza, legge Stazza corrotti e decreto Dignità. Il 5 Stelle può governare per i prossimi 20 anni”.