Dominicano di 41 anni prende a pugni carabiniere spaccandogli la faccia. L’uomo dovrà essere sottoposto a operazione al volto per le ferite riportate
Un immigrato dominicano ha preso a pugni in faccia un carabiniere ad Avezzano (AQ). Il volto tumefatto del carabiniere sta facendo il giro dei cellulari dei carabinieri, causando commenti e polemiche. L’uomo ha il volto e la camicia ricoperti di sangue. Ieri pomeriggio, verso le 17:30, una pattuglia di carabinieri ha eseguito un intervento alla Caritas di Avezzano per controllare un uomo in preda alla collera. Gli agenti cercano di fermarlo, calmarlo, bloccarlo a terra ma l’uomo reagisce tentando di colpirli e riesce a sferrare due pugni al volto di uno di loro, che comincia a grondare sangue. L’extracomunitario tenta quindi di sfuggire ma viene bloccato.
Il carabiniere, Vito Lamendola, viene quindi ricoverato all’ospedale de L’Aquila, non è in pericolo di vita ma dovrà subire un’operazione al viso. Le polemiche, intanto, per quel che è accaduto, divampano. Un carabiniere che ha voluto restare anonimo confessa: “Ogni volta che noi uomini della strada usciamo in servizio ci ripetiamo sempre questa frase: ‘Speriamo non capiti nulla e non tocchi a me, altrimenti i problemi saranno su come intervenire, se e quanto mi conviene prenderle per evitare ripercussioni con la scala gerarchica. Le ferite? Ormai sono l’ultimo di problemi“.
L’associazione UNARMA solidarietà al collega
Associazione Sindacale Carabinieri ha espresso solidarietà al collega di Avezzano: “Augurandogli una pronta guarigione, questa Associazione Sindacale si rende disponibile, sin d’ora, a porre in essere tutte le iniziative necessarie volte a garantire ogni forma di tutela ed assistenza a favore del militare”.
Cirielli, Pd si inchinerà in Aula?
La mia vicinanza al carabiniere barbaramente picchiato da un immigrato domenicano ad Avezzano (L’Aquila)”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli (FdI): “Siamo di fronte all’ennesima deprecabile e ignobile aggressione ai danni di un Servitore dello Stato da parte di uno straniero che non deve restare impunito: venga immediatamente rispedito nel suo Paese d’origine a scontare il massimo della pena. Chi non rispetta le nostre leggi e i nostri uomini in divisa non può rimanere un minuto di più nella nostra Nazione. Bisogna dare un segnale forte in questa direzione. Ora – conclude Cirielli – attendiamo di vedere l’inchino in aula dei parlamentari del Pd e della sinistra: sono pronti a manifestare la loro solidarietà alla nostre forze dell’ordine che, ormai, sono quotidianamente vittime di violenti aggressioni da parte di cittadini stranieri?” conclude Cirielli.
Salvini, cancellare Dl sicurezza schiaffo a forze ordine
“Il Governo cancella i Decreti sicurezza dando uno schiaffo anche alle Forze dell’ordine. Ma serve più sicurezza, non meno. Pistole elettriche e rispetto per tutte le donne e gli uomini in divisa, tolleranza zero verso chi ci porta la guerra in casa” . Così sui social il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando l’aggressione da parte di un cittadino domenicano nei confronti di un carabiniere accaduto ieri ad Avezzano (L’Aquila). Il militare, che è ricoverato all’ospedale dell’Aquila, era intervenuto per sedare una rissa. Si tratta del secondo episodio ai danni di rappresentanti delle forze dell’ordine nel comune della Marsica.
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Carabiniere aggredito: Fdi a Lamorgese, e il Taser?
“Dopo l’ennesima aggressione ai danni di un esponente delle forze dell’ordine mentre svolge solo il proprio dovere, come quella avvenuta ai danni di un Carabiniere ad Avezzano al quale rivolgiamo tutta la solidarietà, vogliamo sapere dal ministro dell’Interno che fine ha fatto la sperimentazione per l’utilizzo del Taser, strumento che sarebbe un sicuro deterrente per simili episodi“. È quanto dichiarano in una nota i deputati di Fratelli d’Italia Emanuele Prisco e Salvatore Deidda e Carolina Varchi, capigruppo FDI rispettivamente in commissione Affari Costituzionali, Difesa e Giustizia, annunciando la presentazione di una interrogazione al ministro Lamorgese.
“La sperimentazione del cosiddetto Taser – aggiungono i deputati di FDI – è iniziata il 5 settembre 2018 ed è terminata il 5 giugno 2019. Al termine della sperimentazione, l’uso della pistola a impulsi elettrici è stato autorizzato in via definitiva ed era stata prevista l’indizione di una apposita gara d’appalto di cui però non v’è traccia, mentre traccia evidente è il numero degli operatori di forze di polizia che nel frattempo sono rimasti feriti in interventi operativi, ben 2700. Il Ministero si attivi per la predisposizione di un protocollo operativo che chiarisca che le forze dell’ordine che utilizzano i taser per difendersi non siano messi sotto processo”.