Il modello cohousing per gli anziani LGBTI: conferenza a Torino e Bologna

Oggi venerdì 19 e venerdì 26 giugno, a Torino e Bologna verrà presentato un report di due videoconferenze sul modello cohousing per gli anziani LGBTI

LGBTI-cohousing
 (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo credit should read MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Verrà presentato oggi e con replica venerdì 26 giugno, un report diviso in due videoconferenze realizzate con le amministrazioni comunali di Torino e Bologna, entrambe coinvolte nel percorso del progetto di LGBTI. L’evento partirà alle ore 17 con i saluti dell’assessore della città di Torino, Marco Giusta, e del segretario generale Arcigay, Riccardo Zucaro. Il report verrà illustrato da Enrico Bramerini, Francesca Bianchi e Chiara Casotti. A Bologna l’appuntamento della videoconferenza è per venerdì 26 alle 10 e ad aprire l’evento sarà l’assessora Susanna Zaccaria, con il segretario generale Arcigay, Gabriele Piazzoni e Michele Cappiello di Arci Pesca Fisa.

L’80% di coloro che appartengono alla comunità LGBTI è favorevole alle forme di residenzialità condivisa, ma l’idea piace maggiormente alla fascia adulta e meno a giovani e anziani. La possibilità di trasferirsi in una struttura di cohousing è una decisione che va presa in anticipo.

Questi dati emergono dalla ricerca “Gli anni che passano” realizzata, per comprendere i bisogni delle persone della terza età appartenenti alla categoria LGBTI, da Silver Rainbow di Arcigay. Il report mette in risalto un modello innovativo di “abitare collettivo”, un modo di convivenza differente dall’idea di casa di riposo.Il report realizzato ha coinvolto 3 mila questionari di persone LGBTI con tema centrale il modello di cohousing. La soluzione che ha riscosso maggior successo è la “micro-comunità co-residente variegata ed eterogenea, con importanti spazi e momenti privati di vita”.

Che cos’è il cohousing?

I Cohousing sono dei complessi abitativi comprendenti degli alloggi privati con ampi spazi comuni destinati alla condivisione di cohouser. Sono aggregazioni apolitiche, apartitiche, non accomunate da credo religiosi o ideologici. Chi sceglie questo modello di stile di vita, secondo alcuni studi, si avvicina all’incoraggiamento della socialità, all’aiuto reciproco, ai rapporti di buon vicinato, alla riduzione della complessità di vita, ad una migliore organizzazione e diminuzione dello stress e alla riduzione dei costi di gestione delle attività quotidiane.

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