Dimenticato e trovato morto in una casa abbandonata: il triste epilogo

Il corpo del 66enne Giuliano Pagnanini ritrovato senza vita in una casa abbandonata nel Marchigiano. Non risultava seguito dai servizi sociali e sarebbe morto da oltre due anni. L’autopsia chiarirà alcuni aspetti della vicenda

carabinieri taurianova calabria
foto di repertorio

Sarà effettuato l’esame del dna sui resti di Giuliano Pagnanini, l’uomo morto a 66 anni e non seguito dai servizi sociali. L’esito verrà confrontato con quello del fratello che vive in Canada. I carabinieri hanno contattato l’unico familiare rimasto in vita del 66enne trovato mercoledì pomeriggio in un casolare abbandonato di vicolo dell’Arco, a Civitanova Alta, nelle Marche. Uno scheletro, una struttra fatiscente, in cui è stato ritrovato l’uomo che sarebbe morto circa due anni fa. Accanto alle ossa, anche documenti di identità, che hanno consentito ai carabinieri di dare subito un nome a quel che rimaneva del corpo. A tal proposito, saranno gli esami di laboratorio a togliere ogni dubbio.

Ieri i carabinieri sono tornati per un altro sopralluogo nell’abitazione alla ricerca di ulteriori elementi utili nella ricostruzione. Di lui si erano perse le tracce da molto più tempo. Il fratello Elio, noto barbiere a Civitanova Alta, è morto circa un anno fa. La famiglia non aveva sporto denuncia di scomparsa, l’uomo era tristemente abbandonato al proprio destino.

“Non lo vedevamo, chiuso in se stesso e in solitudine”

Una vita difficile, quella di Giuliano Pagnanini. Spesso solitaria, chiusa, priva di contatti sociali. “Non lo vedevamo da tantissimi anni e spesso, noi che lo conoscevamo, ci siamo preoccupati per lui chiedendoci che fine avesse fatto”, racconta una donna che vive sul colle. “Eravamo – prosegue in alcune dichiarazioni rilasciate a Il Resto del Carlino – parenti alla lontana. Giuliano viveva con la mamma, poi quando lei è morta si è trovato solo e si è chiuso in se stesso. Era sempre stato di carattere introverso, ma senza la madre le cose sono peggiorate. Lì si è perso e poi ha avuto anche problemi con la giustizia, non è stato possibile più vederlo”.

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“La sua famiglia? Ha sempre cercato di aiutarlo, specialmente il fratello Elio, morto senza sapere che fine avesse fatto. Ma Giuliano non ha voluto essere aiutato e per questo non è stata fatta la denuncia di scomparsa. Ha scelto un isolamento volontario, al che i familiari si sono arresi. Anche il fratello che vive in Canada ha cercato di dargli una mano, ma lui ha fatto perdere le tracce. Terribile sapere che era in quella casa e che non ha cercato nessuno di noi. E’ rimasto lì, fermo, immobile, da due anni era morto e nessuno lo sapeva. Quante volte ci siamo chiesti dove fosse. Forse lo abbiamo anche incrociato lungo la strada e non lo abbiamo riconosciuto. Davvero un gran dolore sapere che sia morto così”.

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