Atlanta: agente killer ha insabbiato una sparatoria nel 2015

Il poliziotto che ha ucciso Rayshard Brooks è accusato di aver insabbiato un altro episodio simile nel 2015. 

I due agenti coinvolti nella morte dell’afroamericano Rayshard Brooks ad Atlanta

L’ex agente che ha ucciso Rayshard Brooks è stato accusato di aver insabbiato in passato una sparatoria a cui ha partecipato insieme ad altri suoi colleghi. La notizia emerge da alcuni documenti relativi a fatti avvenuti nel 2015 e rivelati dai media americani. Nell’agosto del 2015 Garrett Rolfe e altri due agenti avevano sparato contro Jackie Jermaine Harris: i poliziotti stavano inseguendo l’uomo che era alla guida di una vettura
rubata. La sparatoria non è mai stata riportata dagli agenti, che avrebbero dunque tentato di insabbiarla. Harris, come Brooks, è un afroamericano. Intanto gli agenti di polizia di Atlanta sono in protesta: si dichiarano malati o, pur essendo al loro posto di lavoro, non rispondono alle chiamate al 911, che è il numero per le chiamate di emergenza negli Stati Uniti. Gli agenti di Atlanta protestano per le accuse avanzate contro Garrett Rolfe e Devon Brosnan, gli agenti coinvolti nella morte di Rayshard Brooks. Lo riporta la Cnn citando alcune fonti locali.

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Un momento delle proteste ad Atlanta

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Emergono poi nuovi particolari sulla dinamica dell’uccisione dell’afroamericano: il legale di uno dei due agenti ha rilasciato una dichiarazione. «Ha reagito dopo aver sentito un colpo di arma da fuoco e visto una luce davanti a sé. Temendo per la sua sicurezza e per quelle dei civili nell’area ha lasciato il taser e sparato verso l’unica porzione di Brooks davanti a lui, la schiena». Lo ha spiegato l’avvocato di Garrett Rolfe, l’ex agente di polizia che ha sparato e ucciso Rayshard Brooks. Ma la violenza della polizia nei confronti delle comunità afroamericane e gli episodi di razzismo sono ormai argomento centrale di dibattito sociale e politico in tutto il paese. L’amministratore delegato di
Netflix, Reed Hastings, e sua moglie Patty Quillin hanno donato 120 milioni di dollari a università e college afroamericani. Una donazione record, che in qualche modo va a sottolineare la straordinarietà del momento. E, come spesso avviene, arriva anche l’intervento di Trump, che invece di calmare gli animi tende ad esacerbare le questioni. Per il presidente degli Stati Uniti «la polizia non è trattata in modo giusto in questo Paese». L’affermazione arriva proprio a commento della vicenda della morte di Rayshard Brooks: “Non si può resistere alla polizia
in quel modo” ha aggiunto Trump riferendosi allo scontro fra gli
agenti e Brooks.

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