Solo qualche giorno fa, grazie a un articolo pubblicato dalla versione online del magazine americano Empire, abbiamo appreso che il leggendario Walter Hill, regista di film come I Guerrieri della Notte e 48 Ore, avrebbe scritto un trattamento di 50 pagine per un quinto capitolo della saga di Alien ideata da Ridley Scott.
Walter Hill, che del primo storico Alien è stato il produttore, ha scritto un trattamento di 50 pagine per un quinto film della saga dedicato alla Ellen Ripley di Sigourney Weaver e collegato, quindi, ai primi episodi e non a quel nuovo filone che Ridley Scott ha inaugurato con Prometheus. Qual è, a questo punto, il destino del franchise?
Il destino della saga di Alien è oggi più che mai avvolto dall’incertezza. Nonostante siano alte le probabilità che il franchise continui il suo percorso, nonostante il recente passaggio della 20th Century Fox nelle mani della Disney, è difficile immaginare che la nuova proprietà non imponga un cambio di stile per una saga che, negli ultimi anni, ha preso una direzione che ha lasciato spesso interdetto il proprio pubblico di riferimento. Ancora oggi, ad esempio, i vecchi film della saga non sono inclusi nel catalogo Disney+, ma disponibili su altre piattaforme per via dei contenuti e delle scene decisamente poco family friendly. Tempo fa, Neil Blomkamp (regista dell’acclamato District 9) era al lavoro su un sequel di Aliens – Scontro Finale, che avrebbe riportato in scena personaggi come Newt e Dwayne Hicks, morti in Alien 3. Ma il progetto fu bocciato dallo stesso Ridley Scott.
Dall’anteprima online del nuovo numero di Empire, la stessa Sigourney Weaver ha rivelato di aver addirittura letto un trattamento di 50 pagine per un ipotetico Alien 5 scritto dal leggendario Walter Hill, regista de I Guerrieri della Notte e 48 Ore, nonché produttore del primo Alien. L’attrice ha spiegato che il lungo trattamento di Hill fu concepito proprio dopo il naufragio del progetto nelle mani di Neil Blomkamp, ma ha anche ammesso di non sapere se il destino della saga debba necessariamente avere a che fare nuovamente con il personaggio di Ripley. “Non saprei. Ridley ha intrapreso un’altra strada. E magari Ripley ha fatto già la sua parte e si merita un po’ di riposo”, ha dichiarato l’attrice. Nonostante quindi la prospettiva che lo script di Hill diventi un film a tutti gli effetti sia alquanto limitata, la stessa Brandywine Productions, la società del leggendario regista statunitense, che si è occupata della produzione di tutti gli Alien, compresi i crossover con Predator, ha postato uno scatto del trattamento citato.
“Credo che Alien abbia ancora diversa strada da fare, ma è necessaria una nuova evoluzione. Quando stavo lavorando al primo mi domandavo perché qualcuno avrebbe dovuto ideare una creatura del genere e perché c’era un cargo di uova che viaggiava nello spazio? Sono questi i punti da affrontare per il futuro: chi, perché e a quale scopo”, ha dichiarato Ridley Scott.
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