La conduttrice è stata molto criticata per le sue dichiarazioni durante la puntata dedicata a Sonia Bracciale: ecco come ha risposto.
Storie Maledette continua a mietere vittime, e questo perché essendo una delle trasmissioni più longeve della televisione italiana, fa anche molto discutere per la complessità degli argomenti che porta in video: oggi al centro delle polemiche c’è la sua storica conduttrice, Franca Leosini, rea, secondo alcuni di aver perso il suo tocco magico durante la puntata dedicata a Sonia Bracciale. Stando ai suoi detrattori la giornalista avrebbe velatamente attaccato le donne chi subisce violenza dovrebbe andarsene subito e restando paga le conseguenze di tale scelta. La Leosini, però, sostiene di essere stata fraintesa: “Non ho detto che la responsabilità è delle donne, era un contesto colloquiale dove ho espresso un pensiero che corre sul filo della logica e soprattutto che è da considerare un consiglio, non certo un rimprovero. Perché, lo ripeto, sarebbe opportuno per una donna andarsene al primo accenno di violenza. Non aspettare che la violenza monti arrivando alle estreme conseguenze”. A ben guardare infatti la frase incriminata, non sarebbe mai stata pronunciata. C’è da dire, comunque, che una settimana prima quando aveva duramente attaccato Francesco Rocca, nell’ambito della puntata dedicata a Dina Dore, nessuno aveva detto nulla.
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La giornalista ha poi continuato: ″È sbagliato prendere alla lettera una affermazione che è figurativa e dove non c’è un giudizio ma un consiglio che mi sembra di minima prudenza”. “A me dispiace essere fraintesa, anche perché con la mia vita e le mie battaglie ho dimostrato come la penso e che sono sempre dalla parte delle donne. Mi sembra incredibile che si possa supporre il contrario. Ci mancherebbe che una donna fosse responsabile di una violenza subita. Capire dubitare raccontare, sono i tre verbi che io frequento nella mia trasmissione”. Accusarla di maschilismo comunque sarebbe se non altro azzardato, data l’enorme quantità di donne che avrebbe intervistato (e consolato) nell’ambito della sua trasmissione. Era il 12 settembre del 2009 quando la Leosini entrava in un’istituto psichiatrico per intervistare Mary Patrizio, accusata dell’omicidio del primogenito Mirko. L’intervistatrice pianse a lungo insieme a lei. Nel 2016 intervistò Celeste Saieva esprimendo grande solidarietà per la grandezza della pena subita rispetto alla sua giovane età. Una parola sbagliata non dovrebbe essere una sentenza. Mai. Soprattutto in tv.