Il sindaco di Napoli commenta le varie scarcerazioni, da Zagaria a Carminati. “Il sistema si è consolidato ed è più forte che mai”, dichiara De Magistris.
Luigi De Magistris continua la sua invettiva contro il sistema giudiziario e la magistratura. Il sindaco di Napoli ne ha parlato proprio in queste ore, puntando il dito su tutta una serie di provvedimenti che ha riguardato alcuni tra i più pericolosi criminali in circolazione nel nostro Paese. Per ultimo Massimo Carminati, per il quale è scattata ieri la scarcerazione dal penitenziario di Oristano, per la scadenza dei termini per la sua detenzione. Ma quello relativo alla liberazione del leader di Mondo di Mezzo, coinvolto nell’inchiesta su Mafia Capitale, è solo l’ultimo tenuto in considerazione da De Magistris.
Secondo l’ex magistrato, stando a dichiarazioni riportate da Il Mattino, ci sono troppe situazioni che lasciano l’amaro in bocca. “Zagaria è stato scarcerato per sbaglio, Carminati ora è libero per la scadenza dei termini. Ma ci sono anche alcuni boss mafiosi condannati al 41 bis che sono andati ai domiciliari. E poi centinaia di pericolosi criminali che sono stati messi fuori dal carcere”. Dunque Luigi De Magistris denuncia una condotta a dir poco pericolosa da parte della magistratura e del sistema giudiziario. Il tutto a giovamento di un altro sistema, quello criminale.
Secondo il primo cittadino di Napoli, infatti, “il sistema criminale ai tempi del coronavirus si è consolidato ed è più forte che mai”. Non sono poche le domande che De Magistris si pone, di fronte a questa vera e propria pioggia di provvedimenti che ha giovato e non poco a tutta questa sfilza di criminali senza scrupoli. “Che sta succedendo? Chi sta tradendo? Qual’è la posta in gioco?”, si chiede l’ex magistrato. E non manca un attacco diretto al Movimento 5 Stelle, che faceva proprio della legalità uno dei capisaldi del programma elettorale, fin dalle sue origini.
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“Eppure con la propaganda l’obiettivo prioritario non è la lotta al crimine organizzato ma quello di colpevolizzare i cittadini”, ribadisce in tal senso Luigi De Magistris. Secondo il primo cittadino di Napoli, “lo Stato d’eccezione è quello che approfittando del contesto sociale, anche con lo strumento della strategia della tensione”. Così facendo, stando a quanto ha dichiarato il sindaco della città partenopea, si dà vita a un sistema che “comprime i diritti costituzionali per imporre – conclude – l’abuso fondato sulla legalità formale”.