Polemica e protesta da parte della Lega e Fratelli d’Italia: l’opposizione lascia la Camera durante l’informativa di Conte in previsione del Consiglio Ue di domani. E tutto questo, mentre il premier ribadiva all’opposizione la necessità di “unità in Europa” e “coesione in Italia”.
Si è tenuta oggi l’informativa alla Camera di Conte, che ha parlato di quanto verrà avanzato sul tavolo del Consiglio Ue di domani. Un incontro tra leader, questo, che ha detta del premier “non sarà risolutivo” – del resto, il presidente Charles Michel non ha ancora presentato la proposta formale per il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 – e che necessita la presenza di un’Italia unita e coesa, sia all’interno dei propri confini che davanti agli occhi degli altri Stati membri.
Uno spirito di “coesione nazionale”, in buona sostanza, tutt’altro che ben visto e benvoluto dai pariti di opposizione: se c’è infatti chi nemmeno si è presentato per assistere all’informativa, c’è anche chi l’aula della Camera l’ha persino abbandonata nel mezzo del discorso di Giuseppe Conte.
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Conte alla Camera, l’opposizione se ne va: rimane invece FI
Caos e polemiche sull’informativa alla Camera del premier, con i partiti di opposizione che abbandonano l’aula mentre Giuseppe Conte parla. Il motivo della protesta sarebbe stato scatenato dal diniego del voto sull’intervento del capo del governo.
Il gruppo di Fratelli d’Italia non si è nemmeno presentato in vista dell’intervento, con soltanto Wanda Ferro che ha preso la parola per il partito di Giorgia Meloni. Sono stati i deputati della Lega, invece, ad essersene andati nel mezzo del discorso. “Dietro Piero Fassino i banchi vuoti dell’opposizione autoesclusa, Fdi e Lega, che parla ed esce senza ascoltare la replica del Presidente del Consiglio, mentre Fi resta in Aula a discutere con la maggioranza”, scrive infatti su Twitter il deputato del Partito Democratico Stefano Ceccanti, allegando la foto dei banchi vuoti.
“Se da avvocato dagli italiani, è diventato il commissario liquidatore dell’Italia, noi non siamo disposti ad accettarlo” fa invece sapere il capogruppo leghista Riccardo Molinari, dopo l’informativa di Conte. “Noi temiamo una manovra a tenaglia, nel frattempo stiamo sviluppando un debito monster. Un incremento degli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce, per noi questa è la strada maestra. È necessario andarsi a vincolare a un prestito? Quando mettiamo sul mercato titoli di Stato senza vincoli? Noi pensiamo che i 37 miliardi del Mes possiamo trovarli altrove”, ha poi sottolineato ulteriormente Molinari.
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In un caos generale, allora, soltanto i rappresentati di Forza Italia sono rimasti, mentre il Presidente del Consiglio chiedeva “coesione” sia in Italia che in Europa: “Uniti in Europa per proteggere società ed economie del continente, coesi in Italia per cogliere subito e per intero l’opportunità che l’Europa offre a se stessa, supportando i Paesi piu’ colpiti dal Covid-19”, ha infatti spiegato Conte nel suo discorso alla Camera.