Quest’anno il Gay Pride di Milano sarà completamente diverso, sarà “un altro Pride” a commentare ciò che accadra il sindaco Sala.
Il coronavirus ha piegato anche il Gay Pride, pur non spezzandolo. Sarà un’edizione diversa, meno colorata quella di Milano che nel 2020 si trasferisce online. La manifestazione diventa un Altro Pride e si trasferisce sul web, dove continua a diffondere il messaggio inclusivo e di lotta contro ogni violenza e discriminazione ma lo fa senza contatto fisico e senza assembramenti, in un universo 2.0. Per tutto giugno – in particolare dal 19 al 27 giugno 2020 – il Milano Pride animerà la città con contenuti e appuntamenti virtuali e, compatibilmente con le norme di sicurezza in vigore, anche reali. Inoltre, il 27 giugno, Milano Pride aderirà inoltre al Global Pride, una maratona virtuale di 24 ore che trasmetterà contributi video da tutti i Pride del mondo. A commentare il cambiamento oggi ci ha pensato il Sindaco Sala: “Il Pride è diventato uno dei manifesti della Milano contemporanea che vuole cambiare, quindi grazie per la vostra spinta – ha detto in un video messaggio di saluto -. La vostra scelta di lavorare sul virtuale è corretta, anche perché non vedo molte alternative ma ammetto che mi mancheranno quelle strade colorate. Ora non ci sono alternative per cui l’appuntamento dal vivo è al 2021, c’è voglia di cambiamento e di andare oltre gli schemi consolidati, dall’altro è innegabile che ci saranno resistenze, è chiaro che una certa anima conservatrice si farà sentire. Per tutti questi motivi dobbiamo continuare a lavorarci insieme”.
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La comunità Lgbt+ ha lanciato un fondo di solidarietà per aiutare i più fragili ad attraversare questo momento di difficoltà e crisi economica. Il ricavato di Milano
Pride 2020 al netto dei costi verrà infatti destinato a un progetto di housing assistito per le persone Lgbt+ in difficoltà e al Fondo di Mutuo Soccorso del Comune di Milano. Il 27 giugno, Milano Pride aderirà inoltre al Global Pride: una ‘maratona virtuale’ di 24 ore organizzata da EPOA e INTERPRIDE che trasmetterà contributi video da tutti i Pride del mondo.L’associazione ILGA Europe ha recentemente stilato una classifica che mappa i diritti delle persone LGBT+ in Europa in cui l’Italia si trova in fondo alla classifica, al 35° posto, e al 23° tra i 28 paesi della UE. Un dato allarmante che evidenzia la situazione di fragilità e discriminazione che incontrano le persone LGBT+ in Italia: ecco perché nonostante l’emergenza sanitaria in corso è importante festeggiare anche se da lontano, anche se online.
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