Evadono lasciando un biglietto: “A presto”: fermati i detenuti di Rebibbia

I due cugini rom in fuga da Rebibbia: “Dovevamo salvare i nostri figli, torniamo tra 15 giorni”, sono stati catturati in Toscana.

Evadono lasciando un biglietto: “A presto”: fermati i detenuti di Rebibbia – meteoweek

Avevano lasciato una lettera a doppia firma in cui spiegavano il motivo della fuga (occuparsi dei figli) e poi erano fuggiti. Non sarebbe un addio ma piuttosto un arrivederci quello dei due detenuti evasi da Rebibbia nella notte fra il 2 e il 3 giugno. Avevano detto che ci avrebbero messo circa due settimane Davad Zukanovic, 40 anni, e Lil Ahmetovic, 46 anni, cugini di etnia rom, prima di calarsi dalla finestra della propria cella. Poi oggi sono stati ripresi. L’arresto, avvenuto intorno alle 13.30, è stato eseguito da uomini del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e
dai Carabinieri. Soddisfazione è stata espressa dal Ministro della Giustizia Bonafede: “Ancora una volta la Polizia Penitenziaria e le sue eccellenze, come il NIC, hanno dimostrato il loro valore. Mi piace sottolineare la buona collaborazione avuta con l’Arma dei Carabinieri”. Secondo quanto poi è stato ricostruito A quanto ricostruito, i due dopo aver trascorso qualche giorno nella provincia di Roma si erano diretti nella cittadina toscana a bordo di un’auto di grossa cilindrata rubata all’interno di una concessionaria della Capitale. Al momento dell’arresto uno ha aggredito fisicamente
un carabiniere che ha riportato lesioni guaribili in pochi giorni.

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Gli evasi di Rebibbia sono stati fermati – meteoweek

Non è ancora chiaro se la fuga sia avvenuta con l’aiuto di qualcuno. Uno dei due arrestati risulta essere un familiare di un componente della banda arrestata la scorsa settimana dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati per aver commesso numerosi furti in esercizi commerciali durante il periodo del “lockdown”.  I carabinieri non hanno mai avuto dubbi sull’autenticità della missiva lasciata in carcere. La lettera era stata ritrovata nella cella la stessa mattina che Zukanovic e Ahmetovic si sono dileguati. Più di qualche perplessità, ovviamente, è sul contenuto. In particolare nella parte in cui i due rom garantiscono di costituirsi quanto prima. La polizia si è dunque messa subito sulle loro tracce riuscendo a rintracciarli e riportarli in carcere. Sebbene Zukanovic e Ahmetovic siano considerati detenuti con un profilo criminale basso, infatti, la loro evasione è tutt’altro che da sprovveduti: prima hanno segato le sbarre con una lima, poi hanno realizzato una corda con delle manichette antincendio annodate, e quindi hanno tagliato il filo spinato con le tronchesi. Complice un numero di sentinelle ridotto all’osso, così sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, assaporando un po’ di libertà prima di essere ripresi e riportati in carcere. Durante l’arresto è stato lievemente ferito un poliziotto, che non sarebbe in pericolo di vita.

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