La stampa cinese individua la causa del ritorno del Coronavirus sulla scena nazionale. I nuovi casi sarebbero scoppiati nel mercato all’ingrosso di frutta, verdura, pesce e carne.
Il Coronavirus torna a far paura in Cina, dove sono diversi i casi scoppiati nella capitale. È Pechino a dover fare i conti con nuovi casi di contagio, ben 79 negli ultimi quattro giorni, che dimostrano la pericolosità e soprattutto la presenza sempre incombente di questo Covid-19 in giro per il mondo. Tanto che iniziano a emergere le prime ipotesi sulle ragioni che hanno portato alla creazione di piccoli focolai nella capitale cinese. Il ceppo di Coronavirus è tornato a fare capolino, secondo la stampa cinese, nel monumentale mercato all’ingrosso di Xinfadi.
Qui si vendono carne, pesce, frutta e verdura in quantità industriale ogni giorno. Da qui sarebbero arrivati i primi casi di Coronavirus a Pechino, che poi si sarebbero espansi nel corso degli ultimi quattro giorni. E stando alle prime indiscrezioni, giunte sempre dalla stampa cinese, la causa dei nuovi casi di contagio sarebbe legata ai taglieri usati per la vendita di salmone proveniente dall’Europa. Dunque, oltre sei mesi dopo lo scoppio dei primi focolai, il mondo si sarebbe rovesciato del tutto. Non più un virus che dalla Cina colpisce il resto del mondo, stavolta è l’Europa a “infettare” Pechino.
Il virologo Yang Zhanqiu, vicedirettore del dipartimento di biologia dei patogeni dell’università di Wuhan, sostiene che il ceppo di Coronavirus partito dal mercato di Pechino potrebbe essere ancor più pericoloso, rispetto a quello che fu identificato nel mercato ittico di Wuhan. Proprio quel virus che ha causato, secondo i media, la prima clamorosa ondata di contagi nel Paese. A preoccupare gli esperti è in particolare il fatto che i nuovi casi di contagio siano arrivati in piena estate. Un caso che sembra quasi smentire le voci che volevano un Coronavirus più debole nei mesi caldi.
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Sempre secondo il virologo, è difficile trarre adesso delle conclusioni definitive sulla nuova diffusione del virus nel Paese. Secondo lui, a differenza da quanto riportato dai media cinesi, è quasi improbabile che i frutti di mare o altri pesci come il salmone possano essere portatori di Coronavirus. Anche perchè il pesce arriva in Cina congelato e abbattuto, quindi è impossibile che riesca a contaminare gli ambienti esterni. Dunque è ancora tutto da stabilire e da capire. L’unica cosa certa è che la psicosi da Covid è tornata in maniera prepotente, nel Paese in cui tutto ha avuto inizio.
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