Dopo quattro anni dall’omicidio di Giulio Regeni, lo studente friulano torturato e ucciso in Egitto, avverrà l’incontro tra la Procura di Roma e de Il Cairo
Caso Regeni. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, scrive una lettera a Repubblica chiedendo di accelerare il processo sulla questione che riguarda la morte di Giulio Regeni. L’11 luglio è fissato l’incontro tra la Procura di Roma e i magistrati della Procura generale de Il Cairo, e l’evento è di grande importanza. “Mantenere i rapporti con l’Egitto è molto utile per proseguire la ricerca della verità sul caso. Nell’incontro sarà di fondamentale importanza ricevere dalle autorità egiziane il domicilio legale di coloro che la Procura di Roma ha indagato dal dicembre 2018 per essere coinvolti nel sequestro e omicidio di Regeni”. Inoltre Zingaretti scrive su Facebook che “è importante che il Governo, già dalla prossime ore, compia i passi dovuti per ottenere dall’Egitto le condizioni elementari per avviare il processo e la possibilità di fare passi in avanti nei rapporti bilaterali”.
Il caso
Il 25 gennaio 2016 il ricercatore friulano scompare al Cairo. Il corpo torturato viene ritrovato 9 giorni dopo. Da quattro anni la Procura di Roma cerca il colpevole senza la collaborazione dell’Egitto. Cosa è successo quel giorno? Il giovane esce di casa per andare in piazza Tahir, posto che però non raggiungerà mai. Scompare misteriosamente a una fermata della metropolitana. Il corpo è stato ritrovato il 3 febbraio, seminudo e con segni di tortura, sulla superstrada che collega il Cairo con Giza.
Sin da subito iniziano i depistaggi da parte della città egiziana che parlano di omicidio passionale e spaccio di droga. Fino a che il 24 marzo, vengono uccisi cinque sospettati dell’omicidio. Nell’abitazione di uno di questi viene ritrovato il passaporto del ragazzo, portato da un’agente della National security, i servizi segreti civili egiziani. Secondo le indagini, il ragazzo che si trovava in Egitto per un dottorato, sarebbe stato scambiato per una spia e solo in seguito, si scoprirà che il ragazzo è stato venduto ai servizi segreti da Muhammad Abdallah, il ricercatore che conosceva per i suoi studi.