Spike Lee, da poco tornato alla ribalta con il suo Da 5 Bloods, si scusa per aver difeso il collega Woody Allen.
Quando la polemica scatta, soprattutto da parte di nomi in vista, è inevitabile che ne vengano coinvolti tanti altri e ne è un esempio lampante quanto sta accadendo in questi giorni a J.K. Rowling e a tutti gli attori che hanno partecipato a qualcuno dei progetti ispirati alle sue opere.
Spike Lee | “Non si può semplicemente cancellare qualcuno come se non fosse mai esistito”
Ecco allora che Spike Lee, da poco tornato sotto la luce dei riflettori grazie al suo ultimo lavoro, Da 5 Bloods, disponibile su Netflix, ha affrontato la questione, dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni che lo hanno fatto tacciare di difendere il suo collega Woody Allen, accusato di molestie da Mia Farrow.
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“Vorrei solo dire che Woody Allen è un grande regista e questa cosa del cancellarlo non riguarda solo Woody e penso che quando ci rifletteremo vedremo che – a meno di uccidere qualcuno – non si può semplicemente cancellare qualcuno come se non fosse mai esistito“ – ha detto Lee ai microfoni di una radio – “Woody è un mio amico, un compagno fan dei Knicks, quindi so che sta passando un brutto periodo”.
Spike Lee non tollera le molestie sessuali e si scusa per aver dato quell’idea
Accusato di aver molestato sessualmente la figlia adottiva Dylan, sin da quando aveva sette anni, Allen ha adottato come difesa quella della manipolazione, per cui la Farrow starebbe indirizzando la figlia a scagliarsi contro di lui per una propria vendetta personale. Eppure la donna non ha mancato occasione per ribadire le sue accuse.
Alla fine comunque Lee è stato costretto a scusarsi pubblicamente, tramite i sui canali Social, per non finire sommerso dalle polemiche. “Mi scuso profondamente. Le mi parole erano sbagliate. Non tollero e non tollererò molestie, aggressioni o violenze sessuali. Tale trattamento provoca danni reali che non possono essere minimizzati.”