I numeri parlano chiaro: la sanatoria dei migranti è a rischio flop. Per evitare il fallimento il Governo sposta la scadenza della misura al 15 agosto.
Non solo. La sanatoria dei migranti doveva essere in primo luogo uno strumento per la regolarizzazione dei braccianti agricoli. Ma le richieste inviate da questa categoria costituiscono una fetta decisamente ridotta delle già scarse domande presentate. Nel report del Viminale infatti si legge che “il lavoro domestico e di assistenza alla persona rappresenta il 91% delle domande già perfezionate e il 76% di quelle in lavorazioni”. E’ dunque chiaro che la misura tanto desiderata dal Ministro Teresa Bellanova ha deluso le aspettative.
Oggi giunge la conferma di qualche novità approntata alla sanatoria. L’Esecutivo ha infatti predisposto una proroga del termine per le richieste di regolarizzazione. La scadenza, originariamente prevista per il 15 luglio, slitta di un mese: chi volesse regolarizzare il proprio soggiorno in Italia potrà presentare domanda fino al 15 agosto. La decisone sembra essere il tentativo disperato di salvare la misura da un flop competo. Fin dai suoi primi passi la norma era stata accompagnata da forti polemiche sia dal mondo politico sia dal comparto agricolo. Le associazioni di categoria avevano espresso forti dubbi sull’utilità della sanatoria. I fatti, per il momento, hanno dato loro ragione.
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