Il Tribunale di Bari ha dato la sentenza nella giornata di oggi. Si chiude per la Gazzetta del Mezzogiorno “la stagione delle gestioni scriteriate”.
Arriva la sentenza definitiva, che stabilisce i contorni della vicenda legata al fallimento della Gazzetta del Mezzogiorno. Il noto quotidiano che per anni ha raccontato le vicende delle regioni del Sud Italia ha visto la dichiarazione di fallimento con esercizio provvisorio. La sezione fallimentare del Tribunale di Bari ha infatti dichiarato, nella giornata di ieri, il fallimento delle società Mediterranea ed Edisud. Si tratta rispettivamente della proprietaria della testata e della casa editrice della Gazzetta del Mezzogiorno. È stata dunque esaudita la richiesta del procuratore aggiunto Roberto Rossi.
Quest’ultimo, insieme ai sostituti Lanfranco Marazia e Luisiana Di Vittorio, hanno coordinato l’inchiesta sulle società che gestivano il quotidiano. A rendere nota la sentenza, insieme ad alcuni dettagli a essa collegata, sono stati i colleghi di Assostampa. Questi hanno fatto sapere che, dagli accertamenti da parte della Procura di Bari, “le due società avrebbero accumulato complessivamente debiti per circa 50 milioni di euro”. Una situazione ormai insostenibile, che non poteva che portare al fallimento alle società che hanno guidato negli ultimi anni pessimi della Gazzetta del Mezzogiorno.
La sentenza emessa dal Tribunale di Bari ha suscitato la soddisfazione dei vertici della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Con loro anche la direzione di Assostampa Publia e Basilicata, con un comunicato congiunto firmato dopo la notizia del fallimento. “La sentenza chiude la stagione delle gestioni allegre e scriteriate – si legge nella nota – . La decisione del Tribunale di Bari di concedere l’esercizio provvisorio va salutata con favore perché scongiura l’interruzione delle pubblicazioni e pone le basi per il rilancio della testata, a partire dalla redazione, e per la tutela dell’occupazione”.
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I sindacati si augurano ora che “il Governo assuma con celerità ed efficacia ogni decisione utile a tutelare i posti di lavoro della Gazzetta del Mezzogiorno”. In tal senso dovrebbe aprirsi un tavolo con la Fnsi, già insediato dal Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio, per tutelare l’informazione in Puglia e in Basilicata. L’obiettivo è quello di rimediare agli errori commessi dalle società che hanno portato al fallimento della Gazzetta del Mezzogiorno. Ma soprattutto consentire la tutela del pluralismo e dell’informazione per quelle che sono considerate due regioni fondamentali per il Sud Italia.
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