Le ulteriori quattro settimane delle nove previste dal decreto Rilancio potranno essere utilizzate anche in anticipo, sempre in continuità.
Un sospiro di sollievo per le aziende che hanno assistito all’approvazione delle nuove norme sul lavoro da parte del Consiglio dei Ministri. Subito un altro mese di cig Covid e senza interruzioni, non in due step come inizialmente deciso: le ulteriori quattro settimane delle nove (su un totale di 18) previste dal decreto Rilancio potranno essere utilizzate anche in anticipo e quindi in continuità rispetto alle precedenti. “Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto che permette alle aziende che hanno esaurito le 14 settimane di #CassaIntegrazione, previste nel #CuraItalia e #DecretoRilancio, di anticipare le ulteriori 4 previste.
Sosteniamo la ripartenza delle imprese tutelando i lavoratori”, ha twittato in serata il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo; ma le sorprese potrebbero non essere finite. Conte ha annunciato di voler riformare completamente la cassa integrazione. La decisione sarebbe stata spinta dalle numerose lamentele sui pagamenti: ci sono ancora 410mila lavoratori rimasti fuori: l’emergenza coronavirus ha mostrato le falle dell’attuale Cig. Per questo il governo è al lavoro per il suo superamento e per arrivare a un meccanismo “nuovo e molto più veloce“, nell’ambito di una riforma degli ammortizzatori sociali. “Vogliamo riformare gli ammortizzatori sociali e cassa integrazione: vogliamo riformare uno strumento che si è rivelato farraginoso”, ha detto Conte al termine della giornata di lavori assicurando che “a differenza di altri governi non lasciamo i lavoratori, non li abbandoniamo per strada, non consentiamo che siano licenziati”.
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Al momento però non sono ancora chiare le dinamiche che tutto questo comporterà. La riforma comunque è necessaria, il prima possibile. I dati sugli effetti del coronavirus sull’economia italiana parlano chiaro: quattro aziende su dieci hanno visto dimezzare gli affari, quasi una su sei li ha azzerati. Non stupisce allora come oltre il 70% abbia fatto ricorso alla cassa integrazione. E che oltre il 40% abbia chiesto sostegno al credito attraverso i canali concessi dai decreti governativi anti-crisi (con oltre la metà “in attesa” di ricevere i sostegni). A proposito della riforma degli ammortizzatori sociali, “già da tempo abbiamo chiesto – ha spiegato – che ammortizzatori e blocco dei licenziamenti vengano prorogati almeno per tutto quest’anno“. Il leader della Cgil Maurizio Landini conferma: “Abbiamo ottenuto un primo risultato”, le ulteriori nove settimane di Cig Covid “si possono fare consecutivamente. Non è ancora sufficiente e abbiamo chiesto il blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno e anche i conseguenti ammortizzatori sociali da mettere in campo”. Richieste importanti per i lavoratori che si sono visti ridurre orario e stipendio con l’ansia per ciò che accadrà in futuro. Ora si attende la fine dei lavori.