Arrigo Cipriani: “Ripartiamo, dobbiamo riappropriarci della libertà”

Il fondatore del bar Harry’s di Venezia parla anche dei contributi ottenuti nei vari Paesi in cui gestisce attività. “In Italia siamo stati i più lenti, Tridico andrebbe licenziato”, ha dichiarato Arrigo Cipriani.

Arrigo Cipriani

Una delle colonne portanti dell’economia e della ristorazione in quel di Venezia risponde al nome di Arrigo Cipriani. All’età di 88 anni continua a gestire l’Harry’s Bar nella città della Laguna, oltre ad altri 24 locali sparsi in diverse parti del mondo. Un uomo che sta continuando con la sua innata passione a gestire le attività che gli hanno consentito di dar vita a un vero e proprio patrimonio. E intervistato dai colleghi di Quotidiano.net, Arrigo Cipriani ha parlato di ciò che lo spinge ad andare avanti: “Ironia, anzitutto, sennò alla mia età non ci si arriva. E poi tanto amore per la libertà: quella, proprio, non devono toccarmela”.

Si, quella libertà che Cipriani invoca a gran voce, proprio per consentire la riapertura e il conseguente rilancio del nostro Paese. “Prima di ogni misura economica, serve che la gente si riappropri della libertà. La libertà vale più della vita. Ma il potere ha ribaltato i valori e il popolo si è adeguato”, ha dichiarato il ristoratore veneziano. Tanto che quando gli viene chiesto come si sono comportati gli italiani durante il lockdown, è piuttosto severo: “Noi italiani non siamo stati bravi come vogliono farci credere. Abbiamo solo avuto paura di morire. Ora bisogna cancellare la paura e tenere a mente la lezione. Con la paura non si riparte”.

Arrigo Cipriani e la sua creatura – meteoweek.com

Arrigo Cipriani ha fatto capire che “dobbiamo far capire agli stranieri che li aspettiamo a braccia aperte” e “ricominciare a vivere”. A non andare giù al patron di Harry’s Bar è la gestione della situazione da parte dello Stato italiano. In primis la questione relativa ai fondi in favore dei titolari di attività: “Negli Stati Uniti i soldi sono arrivati in un lampo. In Gran Bretagna anche. Ho locali ovunque e in Italia siamo stati i più lenti. I peggiori. Perchè? Vorrei tanto chiederlo al presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. Se lo licenziano, magari lo assumo come direttore”.

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E poi la questione dei tanto discussi Stati generali, sui quali Cipriani è lapidario: “Siamo di fronte a una farsa, a una recita dalla quale non mi aspetto nulla. In autunno sarà un disastro”, ha dichiarato. Arrigo Cipriani ha lanciato anche alcuni appelli ai leader europei. Ad Angela Merkel dice di “superare la fobia tedesca dell’inflazione e non pretenda un’Europa asservita alla Germania”. A Ursula von der Leyen di “riconsiderare la svolta eco-green, perché l’economia tradizionale può dare ancora molto”. Infine c’è un messaggio per Conte: “Basta mascherine e questue a Bruxelles. Gusto, bellezza, spirito e cultura italiani debbono trionfare. Solo così ripartiremo – conclude – e il mondo tornerà da noi”.

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