Pd, cresce la preoccupazione per il sondaggio sui numeri di Conte. Il premier avrebbe consensi come Berlusconi nel periodo d’oro della sua carriera politica
Cresce la preoccupazione del Pd (e di una parte dei 5Stelle) per i sondaggi che mostrano apprezzamento da parte degli italiani nei confronti del premier Giuseppe Conte. Un Conte che potrebbe correre da solo e che se decidesse di farlo creando un suo partito godrebbe già del 14% di consensi, secondo i dati del noto sondaggista Nando Pagnoncelli (Ipsos) riportati dal Corriere della Sera. Conte sarebbe, quindi “pericoloso” nel caso in cui ci fossero nuove elezioni.
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Nell’ipotesi, però, in cui il premier si ponesse a capo del Movimento 5 Stelle i consensi dei pentastellati aumenterebbero vertiginosamente, ossia del 29,9%. Attualmente sono in caduta libera al 19,8%, quindi per i 5Stelle si tratterebbe di un grosso salto in avanti. Un esponente pentastellato ha detto al Corriere della Sera che “il potenziale va oltre il 30%, Conte porterebbe elementi di novità” nel Movimento.
Ma c’è chi invece storcerebbe il naso come Di Maio e Di Battista. E a tal proposito, Di Battista ha già lanciato frecciatine al premier, ricordandogli la fine che ha fatto Mario Monti. Infatti dopo l’esperienza al governo, il professore fondò un suo parito che poi fece flop. Ma secondo il sondaggio Ipsos, per Conte potrebbe andare diversamente. Conte infatti potrebbe sottrarre un grosso numeri di elettori, che corra solo o che si metta a capo dei 5Stelle. Quindi per il Pd l’unica strada sarebbe quella di fare un’alleanza allargata con a capo Conte, come fece notare tempo fa il segretatio Pd Nicola Zingaretti. Tuttavia, i dissidi tra i partiti sono troppi e non sarebbe facile.
Conte da parte sua dice di non pensare al futuro ma solo a risolvere i problemi in Italia. Secondo voci di corridoio nessuno potrebbe concorrere con Conte come nuovo premier e far cadere il governo sarebbe come lasciare spazio all’avvocato per una vittoria schiacciante. Dunque, c’è grande agitazione nel Pd e grande indecisione su cosa fare, con Zingaretti che contatta spesso il presidente del Consiglio per sondare il terreno.