Addio a Giulio Giorello, uno dei volti più signiticativi della filosofia contemporanea. Era stato dimesso un mese fa dopo aver avuto il Covid. Poi le sue condizioni sono peggiorate. E’ morto oggi, a 75 anni, nella sua Milano.
Scienza, etica e politica. Questi i tre grandi campi di indagine dell’arguta filosofia di Giulio Giorello, uno dei maggiori epistemologi contemporanei. Questi i macro argomenti a cui Giorello aveva dedicato tutta la sua vita, indagandone le relazioni e ponendosi domande a riguardo. E chissà se erano rimaste domande in sospeso, prima che la morte lo cogliesse, nella giornata di oggi, all’età di 75 anni. Probabilmente sì, in fondo è questo il lavoro dei filosofi: porsi domande, interrogare la realtà di continuo e sperare che questa sia così gentile da rispondere prima o poi. E Giorello il suo lavoro lo sapeva fare bene.
Giulio Giorello: una vita dedicata al sapere
Giulio Giorello nasce a Milano nel 1945. Frequenta il liceo Berchet nel capoluogo lombardo e, fin da giovane, accende una polemica con Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione e suo insegnante di religione. Laico e sempre fedele alle sue idee di sinistra, diventa allievo del partigiano e marxista Ludovico Geymonat, di cui diventa il successore nella cattedra di Filosofia della Scienza presso l’Università Statale di Milano. I due scrivono a quattro mani l’opera Le ragioni della scienza, edito da Laterza.
Poi la scissione: il diverso atteggiamento rispetto al tema delle libertà individuali porta Giorello ad allontanarsi dal suo insegnante. Da quel momento in poi pubblica diverse altre opere. Particolarmente rilevante è Di nessuna chiesa, in cui si rifiuta una contrapposizione laici-credenti e si avverte del rischio di dogmatismo che può colpire anche i non religiosi. Altra opera da ricordare è Ricerca e Carità, confirmato con il cardinale Carlo Maria Martini.
Brillante nelle sue spiegazioni, Giorello mette presto la sua competenza a servizio degli studenti. Insegna meccanica razionale all’Università di Pavia, si sposta a Catania per insegnare alla facoltà di Scienze, è docente di Scienze Naturali all’Università dell’Insubria e al Politecnico di Milano. Il suo brillante curriculum di docente universitario si ferma a Milano, dove subentra a Gaymonat nella cattedra di filosofia della scienza all’Università Statale. Non solo. Giorello è stato anche presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza e direttore della collana Scienza e idee di Raffaello Cortina Editore. Inoltre nel 2012 ha ottenuto il Premio Nazionale Frascati Filosofia.
I suoi interessi sono vasti quanto la sua esperienza lavorativa. Oltre alla quella in Filosofia, Giorello possedeva una laurea in Matematica e si era interessato anche di neuroscienze, psicologia evolutiva, bioetica, mitologia e antropologia. A partire dal 1985 aveva partecipato con numerosi interventi al Corriere della Sera. Ma Giorello era sensibile anche a temi più mondani: dalla sua penna nasce infatti Filosofia di Topolino, che propone uno studio sul mondo della Disney.
In ricordo del filosofo
Dunque di domande Giorello se ne era poste molte durante la sua vita, spaziando nei campi più diversificati del sapere. E mai si è tirato indietro di fronte ad una sfida, salvo poi perdere l’ultima: quella contro la malattia. Giulio Giorello era stato dimesso nemmeno 30 giorni fa dal policlinico dopo aver combattuto, e sconfitto, il Covid per due mesi. Subito dopo le dimissioni dall’ospedale ha deciso di sposare la sua compagna Roberta Pelachin. Poi però le sue condizioni di salute sono rapidamente peggiorate fino alla sua morte, avvenuta oggi nella sua amata Milano.
A fare eco al dolore della famiglia è il Premier Giuseppe Conte, che scrive: “Filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il ‘metodo’ della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. L’Italia perde un grande pensatore, mai banale. Ci restano le sue dense pagine”.
A questo compianto si aggiungono le parole della casa editrice Raffaello Cortina, di cui era consulente il filosofo. “Ci mancheranno l’intelligenza e la passione con cui Giulio Giorello ha condiviso con noi l’avventura di Scienza e idee, la collana che dirigeva dal 1994, punto di riferimento per la cultura scientifica italiana” – hanno commentato dalla casa editrice. Anche Elisabetta Sgarbi, cofondatrice della casa editrice La Nave di Teseo, ha voluto ricordare il pensatore: “Giulio Giorello è stato complice di mille imprese, uomo divertito dalla vita, libero da chiese, con il culto della libertà che tentava di infondere in chi gli stava vicino e nei suoi lettori. Perderlo così, nel mezzo di tanti progetti, è molto doloroso. Ciao Giulio, grazie”.