Sono poco meno di 32mila le domande presentate per la regolarizzazione dei lavoratori migranti. Sono state soprattutto colf e badanti a usufruirne, rappresentando il 91% delle domande già esaudite.
Non sembra aver ancora preso il volo la sanatoria proposta dal ministro Teresa Bellanova. La titolare del dicastero dell’agricoltura ha chiesto una norma, nel nuovo decreto Rilancio, per ottenere la regolarizzazione dei migranti nel mondo del lavoro. Una mossa piuttosto sentita e voluta, che quando è stata annunciata dalla stessa Bellanova è stata accompagnata da un breve ma significativo momento di commozione. Tuttavia, nonostante il trasporto mostrato dal ministro, per il momento non sembrano esserci stati grandi movimenti sul fronte della regolarizzazione dei lavoratori migranti.
E a renderlo noto è stato il Viminale, che ha pubblicato il primo report ufficiale dall’attuazione della sanatoria. Almeno per il momento, sono state presentate poco meno di 32mila domande per ottenere il via libera alla regolarizzazione dei lavoratori migranti. Stando a quanto si apprende dal report, sono quasi 24mila le domande già perfezionate, mentre sono oltre 7.700 quelle in via di lavorazione. Per il momento, a differenza di quanto si aspettava il ministro Bellanova, non è il settore agricolo quello che ha visto pervenire il maggior numero di domande.
“Il lavoro domestico e di assistenza alla persona rappresenta il 91% delle domande già perfezionate (21.695) – si legge nel report del Viminale –e il 76% di quella in lavorazione (5.906)”. Dunque, in soldoni, a cercare di ottenere la regolarizzazione dei lavoratori migranti irregolari sono state soprattutto colf e badanti. Poche, anzi pochissime tracce di braccianti e migranti impegnati nel settore agricolo. Per quanto riguarda la suddivisione per regioni per le richieste, “la Lombardia è al primo posto per le richieste presentate per il lavoro domestico e di assistenza alla persona e la Campania per quello agricolo”.
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Arrivano dettagli interessanti anche per quanto riguarda la suddivisione dei migranti che hanno fatto domanda, in base alla loro nazione di origine. Tra le nazionalità che vedono il maggior numero di richiedenti regolarizzazione troviamo marocchini, egiziani e cittadini del Bangladesh per quanto riguarda il lavoro domestico e di assistenza alla persona. Tra i braccianti e i lavoratori nell’agricoltura e l’allevamento, invece, sono indiani, albanesi e ancora marocchini. Tuttavia il 72% di chi ha perfezionato la domanda di regolarizzazione – poco più di 17.200 persone – sono nostri connazionali.
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