Cinema, teatri, centri estivi per bambini ed eventi. La fase 3 entra nel vivo con la ripresa di nuove attività dopo tre mesi di fermo. Servirà almeno un altro mese per parlare di riapertura totale.
Nuovi orizzonti per il mondo dello spettacolo, compresi gli eventi all’aperto, con un massimo di mille persone, e al chiuso con un massimo di 200. La tanto attesa riapertura dei teatri e degli eventi è finalmente arrivata. Per gli sport di contatto si dovrà attendere il 25 giugno, mentre per le discoteche e le sale da ballo il 14 luglio. Molte scelte dipenderanno anche dalle stesse regioni, a seconda dei contagi e della curva epidemiologica: da oggi la Puglia e la Sicilia riapriranno le sale da ballo ma non si potrà scendere in pista a ballare come avverrà nel Lazio solo a partire da lunedì. Rimarranno in vigore alcune regole: il distanziamento sociale, il divieto di assembramento e l’obbligo della mascherina. I contatti fisici rimarranno vietati e gli ingressi nei locali saranno contingentati e su prenotazione. Non sarà facile per i gestori riuscire a gestire i diversi percorsi di entrata ed uscita dal locale, il numero di persone autorizzate a rimanere all’interno e i nuovi sistemi di sorveglianza. Non dovrà mancare, la sanificazione obbligatoria, l’uso frequente di gel igienizzanti e la misurazione per tutti i clienti della temperatura corporea.
Tutte le misure saranno indispensabili per ripartire con cautela, evitando nuovi focolai. Dall’altra, le perdite a livello monetario proprio per l’adeguamento alle normative, non saranno poche. Le regole in vigore sono state approvate dalla Conferenza delle Regioni ma l’aumento dei costi, le spese per aprire in piena regola potrebbero far scendere l’incasso di almeno il 50%. Intanto riscuote grande successo la campagna nazionale “La Musica che gira” pensata dal mondo della musica italiano per essere maggiormente considerato nel DI Rilancio e nei vari decreti per far ripartire l’economia. Sotto l’hashtag #nosenzamusica, cantanti, musicista, manager, tecnici del suono si sono imposti per far sentire la loro voce proponendo diverse campagne sui social. Ci aspettiamo maggiore ascolto da parte del governo per i lavoratori dello spettacolo.
Ci sarà un’altra categoria che sarà costretta a seguire alla lettera le regole: gli over 65. La Fase 3 significa anche, per gli anziani, prepararsi alla vaccinazione antinfluenzale, rafforzare il primo organismo e stare attenti ad ogni possibile segnale che il corpo invia in situazioni emergenziali. Per gli 8,4 milioni di anziani con malattie croniche in Italia ci saranno regole più ferree da seguire per cercare di vivere con maggiore serenità la nuova fase. “In questo momento valgono le norme di precauzione generale che dobbiamo continuare a rispettare e in più c’è qualche precauzione addizionale da seguire, specie se si è affetti da patologie croniche”, spiega il presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia, Raffaele Antonelli Incalzi. Prima di tutto, le vaccinazioni. Sarà indispensabile una maggiore attenzione da parte degli anziani soprattutto per quanto riguarda i possibili contatti. Sconsigliati i luoghi chiusi e affollati e le gite fuori porta in gruppo. Ognuno dovrà fare la propria parte per cercare di far ripartire il paese al massimo e senza possibilità di tornare indietro.
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