Giorni importanti per il Movimento 5 Stelle, mentre Di Maio ‘corteggia’ Conte. “Spero si iscriva al M5S, c’è bisogno del contributo di tutti e sarebbe il candidato premier ideale”. Grillo è atteso nei prossimi giorni a Roma
L’affondo di Di Battista, la replica di Grillo, la via d’uscita di Di Maio che chiama Conte. Sono ore frenetiche nel M5S, dove è ormai chiara la strategia ‘dibba’: puntare sul voto degli iscritti, ignorando i parlamentari e i big. Questi ultimi, a eccezione di Davide Casaleggio, gli sono ostili e non hanno alcuna fretta. Meglio restare con Vito Crimi reggente, rimandare l’appuntamento della leadership a ottobre e nel frattempo aprire le braccia a Giuseppe Conte.
Perché se Di Battista lo fa provocatoriamente, Luigi Di Maio da giorni va dicendo ai suoi: “Sarei felice se Conte si dedicasse al Movimento. Sarei felice che si iscrivesse. Lo abbiamo proposto due volte candidato premier perché crediamo in lui e se iniziasse a dare un contributo più attivo al Movimento sarebbe importante”. Ma l’ex capo politico sa che la figura dell’attuale premier rilancerebbe il Movimento anche sul piano elettorale. “Conte potrebbe rivestire il ruolo di candidato premier del M5S alle prossime elezioni”, ha aggiunto ai suoi, con un corteggiamento in atto neanche troppo nascosto.
Il Movimento vuole ‘stanare’ Conte dopo gli ultimi sondaggi
Potrebbe sembrare strano e un po’ paradossale che il movimentismo del premier sia stato recepito inizialmente con fastidio e che ora invece ci sia un corteggiamento aperto. Ma non lo è affatto se si pensa che al momento Conte può giocare su tre fronti diversi. Che farà, dunque, il premier? Al momento è in silenzio ma le possibilità sono diverse. Può considerarsi il futuro premier della coalizione, con la benedizione dei dem; può confluire nel Movimento e provare a guidarlo; può fondare un suo partito, che i sondaggi danno a cifre altissime.
Per questo Di Maio aspetta un suo cenno. Anche perché non è sfuggito a nessuno l’ultimo sondaggio di Ipsos pubblicato del Corriere secondo il quale, se Conte guidasse il Movimento, questo potrebbe arrivare fino al 30 per cento. Secondo quanto confida Di Maio ad alcuni parlamentari, però, ci sarebbe motivo per essere ottimisti. “Conte già ci ha fatto capire che è pronto a iscriversi al Movimento. Ora aspettiamo solo che lo comunichi ufficialmente”.
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Nell’attesa, Grillo pare molto preoccupato. “Il suo tweet durissimo – ricostruisce il Corriere – è il sintomo di un rapporto ormai deteriorato con l’ex parlamentare ma anche la riconferma della necessità, per il fondatore, di non picconare il governo né la coalizione con il Pd. Secondo alcune voci, a suggerire a Grillo l’intervento sarebbe stata Paola Taverna, possibile competitor nella leadership con Di Battista. Ma quello che è certo è che il fondatore, rimasto a distanza negli ultimi mesi, resta vigile e pronto a intervenire, nel suo ruolo di garante”.