Il consulente del Governo Conte punta ancora sul buon comportamento degli italiani. E sul vaccino Ricciardi dichiara: “I primi a riceverlo saranno i lavoratori della sanità”.
Uno dei temi più ricorrenti in Italia in ottica Coronavirus, è quello relativo al timore di una seconda ondata. In particolare, nel mirino ci sono i giorni successivi alla fine dell’estate. Quelli in cui diversi bambini e ragazzi torneranno a scuola, la gente tornerà in maniera definitiva nei propri posti di lavoro. Ma soprattutto i giorni in cui le temperature torneranno a calare, inizieranno a circolare i nuovi virus influenzali, tra i quali potrebbe insinuarsi il ceppo di Coronavirus che ha già causato migliaia di morti in tutto il Paese.
Di tutto questo e di molto altro si è occupato in queste ore Walter Ricciardi. L’ex dirigente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, attuale consulente del ministero della Salute, ne ha parlato ai microfoni dei colleghi di Repubblica. Secondo Ricciardi, potrebbe non esserci una seconda ondata particolarmente massiccia: “Bisogna evitarla e non credo arrivi – ha detto – . Magari avremo tante piccole ondine”. Dunque nessuna crisi potrebbe intravedersi all’orizzonte, almeno non nel nostro Paese, in cui le misure di prevenzione e distanziamento proseguono, seppur in maniera meno pesante.
La tesi espressa da Ricciardi trova un sostegno piuttosto forte in quanto è accaduto in Italia nei giorni scorsi. Anche sulla base di quanto si sta verificando, ad esempio, nel quartiere Garbatella di Roma. Niente di diffuso, un piccolo focolaio circoscritto e sul quale si è intervenuti subito: “Basta guardare ai focolai di questi giorni, come quello di Roma, per capire cosa intendo – ha insistito il dottor Ricciardi – . Se la gente continuerà a comportarsi bene, se i sistemi sanitari controlleranno e faranno tamponi, eviteremo che le ondine diventino ondate”.
E poi c’è il tema del vaccino, particolarmente caldo in queste ore. Il ministro della salute Speranza ha sancito un accordo con Francia, Germania e Olanda per la diffusione dei primi 400 milioni di campioni. Ricciardi, che del ministro è consulente, ha fatto capire quali saranno i primi destinatari dei vaccini, dando precedenza a chi ha lavorato duramente per curare e salvare vite. “I primi a ricevere il vaccino saranno i lavoratori della sanità – ha svelato – . Dopdocihè sarà il turno delle persone a rischio per età o perchè colpite da certe patologie e delle forze dell’ordine”.
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“Il loro è il vaccino in fase di sperimentazione più avanzata”, ha detto Riccardi facendo riferimento al lavoro svolto presso l’Università di Oxford. “lo stanno provando su 10 mila volontari. Rispetto agli altri gruppi che lavorano sullo stesso obiettivo hanno almeno sei mesi di vantaggio”. E per quanto riguarda il suo arrivo nel nostro Paese, il consulente del ministero della Salute sembra avere pochi dubbi: “Anche se in questo momento nessuno può dire al 100 per cento che arriveranno in fondo, se lo faranno potremo avere le prime dosi alla fine di quest’anno”.
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